Il Cagliari non sa vincere. Altra beffa col Parma

Si consuma un’altra beffa per un Cagliari che non sa più vincere. Anche con il Parma i ragazzi di Maran non riescono per due volte a mantenere il vantaggio e rovinano la festa della “Sardegna Arena” quando ormai i tre punti (che mancano dal rocambolesco 4-3 con la Sampdoria di due mesi fa) sembravano cosa fatta. Questa volta è Cornelius a far sorridere il Parma e a gettare nello sconforto i rossoblù.

BOTTA E RISPOSTA I padroni di casa si schierano con il consueto 4-3-1-2, con Ionita (per Rog infortunato). Nel Parma invece D’Aversa è costretto ad una formazione quasi obbligata, con Cornelius a mezzo servizio e Gervinho che in settimana ha fatto le bizze e dunque non può essere a disposizione. Ma è comunque una squadra quadrata quella ospite che sin da subito pressa alto e non fa ragionare i rossoblù. Già al 1’ Joao Pedro sbaglia l’appoggio a centrocampo innescando la conclusione di Kucka, fuori di poco. Il Cagliari tenta la reazione con Cigarini (conclusione alta dopo uno scambio col brasiliano) e con lo stesso Joao Pedro, a lato. Il 10 rossoblù sembra ispirato e al 19’, su delizioso suggerimento di Simeone, trova la stoccata vincente, in anticipo su Iacoponi. Il vantaggio giova al Cagliari che gioca più disinvolto e in tre occasioni al 25’, 28’ e 29’ colleziona tre chance per il raddoppio sull’asse Nainggolan-Simeone. Nei primi due tentativi Colombi chiude la porta, mentre sul tiro del capitano belga la palla schizza alta sulla traversa. Gli ospiti sono sempre sornioni e dopo un altro errore in disimpegno nella mediana rossoblù, ancora Kucka tenta il tiro che questa volta si stampa sul palo. È la mezzora, la partita si mantiene viva e piacevole con un Cagliari che cerca di chiudere i conti, memore delle tante beffe subite ultimamente. La traversa questa volta dice no a Simeone (parabola deviata da Alves), poi è Faragò al 40’ a cogliere un altro legno di testa su corner di Cigarini. Non è fortunata la squadra di Maran che proprio nel finale di primo tempo subisce il pari di un Kucka in grande spolvero, che chiude alla perfezione il cross di Brugman.

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Paolo FaragòDOCCIA FREDDA NEL FINALE La gara si mantiene su buoni ritmi anche nella ripresa. Già dopo sei minuti Pellegrini tenta l’incursione solitaria in area con conclusione che Colombi (sempre attento) respinge. Un minuto dopo l’episodio che potrebbe spianare al Cagliari la via per la vittoria: Gagliolo affonda Joao Pedro in area e per Irrati di Pistoia ci sono gli estremi per il penalty, che però il brasiliano calcia malamente fuori. Nulla di fatto, ma al 54’ da un altro affondo di Pellegrini sula sinistra nasce il traversone che Simeone capitalizza al meglio, deviando comodamente in rete. D’Aversa mette dentro forze fresche per tentare il colpaccio. L’evanescente Siligardi viene sostituito dal neoacquisto Caprari (appena arrivato dalla Sampdoria). Il solito Kucka prova subito la via del pari con un destro dai 30 metri che sorvola di poco la traversa. Poi Klavan si appoggia pericolosamente su Cornelius in area, inducendo l’arbitro ad assegnare il calcio di rigore, che però il silent check del VAR trasforma in punizione dal limite. Il risultato è sempre in bilico. Il Parma fa circolare bene la palla e sugli esterni mette in difficoltà i padroni di casa, sempre in affanno soprattutto sulle palle alte e sui traversoni tagliati di Hernani. Il Cagliari fatica, specie a centrocampo, dove Cigarini sfinito lascia il posto ad Oliva ma anche Nainggolan cala vistosamente. Soprattutto sulla sinistra Faragò deve fare gli straordinari per tenere a bada Kurtic, che all’85’ ci prova con una botta alta di poco. Maran prova anche la carta Paloschi nel finale (per un esausto Simeone). Anche Nandez nel frattempo tenta di chiudere i conti, ma trova l’opposizione di un insuperabile ex Colombi. Nel finale i ducali aumentano il forcing collezionando una serie di corner e calci da fermo, che mettono in grande apprensione Cragno e compagni di reparto. E all’ultimo tentativo gli ospiti trovano il pari. Al 93’ Kurtic mette l’ennesima palla alta in area, Cragno non esce in presa alta e Pellegrini si fa sovrastare dal lungagnone Cornelius, che di testa condanna il Cagliari al terzo (inutile) pareggio consecutivo.

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G. SimeoneVOCI DAGLI SPOGLIATOI Rolando Maran non usa certo mezzi termini per misurare lo stato d’animo dei rossoblù. <<È un pari che brucia molto perché meritavamo la vittoria, abbiamo preso due legni, sbagliato un rigore e cercato i tre punti fino alla fine. Basti pensare che al 92’ con Nandez abbiamo rischiato di andare sul 3-1 e poi nell’azione successiva abbiamo preso il gol>>. Il tecnico analizza l’ennesima beffa subita dal Cagliari in questi ultimi mesi. <<Dobbiamo migliorare, prima vincevamo sempre perché girava tutto bene, creavamo meno ma segnavamo di più e subivamo molto meno. Ora riusciamo a creare anche di più ma le cose non vanno bene. Però devo ringraziare la squadra. Ci siamo sempre rimboccati le maniche anche dopo aver preso gol e cercato di giocare come sappiamo. È logico che dobbiamo stare più attenti però di questo passo credo che alla lunga il lavoro paghi>>. Gongola invece il collega Roberto D’Aversa che parla di <<un pari meritato. Andare sotto due volte contro una squadra come questa che ha fatto bene nonostante gli ultimi mesi, è importante. Il risultato premia la tenacia e lo spirito di squadra, so di avere un gruppo importante che fa quello che gli dico, i ragazzi mi seguono>>. Ci sono anche le menzioni per i singoli. <<Cornelius nonostante fosse a mezzo servizio è stato importante e non solo per il gol. Ci tengo a fare i complimenti anche a Colombi che in questa settimana ha subito delle critiche che non meritava>>. Luca Pellegrini non nasconde la delusione. Il terzino del Cagliari fa anche mea culpa quando ammette che <<bisogna stare più attenti e concentrati fino alla fine, dobbiamo lavorare con maggiore intensità e reagire subito, analizzare gli errori e dare tutto sin dalla prossima partita. Dispiace per i due punti persi, ma la classifica resta ottima. Voltiamo pagina e pensiamo al Genoa>>.

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Stemma Cagliari CalcioCAGLIARI (4-3-1-2): Cragno; Faragò, Pisacane, Klavan, Pellegrini; Nandez, Cigarini (72’ Oliva), Ionita; Nainggolan; Joao Pedro, Simeone (83’ Paloschi). In panchina: Olsen, Rafael, Cacciatore, Lykogiannis, Mattiello, Walukiewicz, Birsa, Ladinetti, Oliva, Gagliano, Pereiro. Allenatore Rolando Maran.

PARMA (3-5-2): Colombi; Darmian, Iacoponi, Bruno Alves; Gagliolo, Kucka, Hernani, Brugman (80’ Sprocati), Kurtic; Siligardi (58’ Caprari), Cornelius. In panchina: Corvi, Radu, Dermaku, Laurini, Pezzella, Barillà, Grassi. Allenatore Roberto D’Aversa.

Arbitro: Irrati di Pistoia.

Reti: 29’ Joao Pedro, 42’ Kucka, 54’ Simeone, 93’ Cornelius.

Note: ammoniti Nandez, Cigarini, Nainggolan, Darmian e Gagliolo. Recupero 1’ nel primo tempo, 5’ nel secondo tempo.

Foto Sardegnagol, riproduzione riservata.

Alessandro Zucca

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