Il Cagliari fa festa nel finale
Arriva la prima vittoria rossoblù alla Sardegna Arena. Dopo le due sconfitte, all’esordio con il Brescia e una settimana dopo con l’Inter, al terzo tentativo la squadra di Maran festeggia con i tre punti, conquistati in un finale da cardiopalma. Joao Pedro mette il sigillo sul 3-1 finale, inaugurato da una rete di Simeone, intaccato dal pari momentaneo di Kouamè e chiuso con l’autogol di Zapata e la rete del brasiliano nel giro degli ultimi minuti di gara.
PRIMO TEMPO IN EQUILIBRIO Maran recupera Pellegrini in una difesa che al centro, con Ceppitelli vede schierato Pisacane, e Cacciatore a destra. Nainggolan non recupera e Rog viene tenuto in panchina in vista del turno infrasettimanale (mercoledì a Napoli). Quindi a centrocampo i giochi sono fatti con l’intoccabile Cigarini in regia e Nandez e Ionita a formare il rombo, con Castro trequartista, alle spalle del duo Joao Pedro-Simeone. Anche Andreazzoli fa un po’ di turnover. In attacco riposa Pinamonti e debutta Favilli al fianco di Kouamè. In campo anche l’ex Pajac e Saponara, due dei più ispirati nella prima frazione di gioco. Il centrocampista al 7’ mette i brividi a Olsen irrompendo in area di gran carriera, ma calciando alto su assist di Ankersen. La risposta dei padroni di casa arriva con una sventola di Pellegrini all’11’, Radu si rifugia in angolo e poi sul corner di Cigarini, l’incornata di Pisacane è fuori bersaglio. La partita scorre piacevolmente. Le due squadre esprimono un gioco frizzante ma il Genoa si fa preferire. Kouamè si accende a fasi alterne, ma quando lo fa sono dolori per una retroguardia che però limita i danni. Intanto anche Nandez e Castro cominciano a carburare. L’uruguaiano ispira Joao Pedro (colpo di testa e parata a terra di Radu), mentre il trequartista al 21’ calcia dal limite sfiorando la traversa. Anche Olsen vuole figurare tra i protagonisti e lo fa con una respinta provvidenziale sul tiro-cross velenoso di Pajac al 26’. Il portierone svedese si ripete su Kouamè, servito da Shone al 33’, mentre due minuti prima l’ex Simeone manca il bersaglio grosso di testa.
SIMEONE LA SBLOCCA SUBITO La gara si sblocca improvvisamente in avvio di secondo tempo. Al primo affondo della ripresa (dopo 36 secondi) il cholito sfrutta alla perfezione il traversone pennellato di Ionita, con un colpo di testa che si infila all’angolino. È un gol da attaccante di razza, che fa il paio con quello di domenica scorsa a Parma, e che fa esplodere la Sardegna Arena. Gli ospiti accusano il colpo ma non perdono la testa. Anzi mantengono il pallino del gioco e affondano i colpi come al 62’, sull’asse Pajac-Favilli, palla fuori di un soffio. Un minuto più tardi un tocco di mano galeotto di Cacciatore, potrebbe costare caro. Manganiello fischia il rigore su richiesta dei genoani, ma viene smentito dalla VAR e il direttore di gara è costretto a correggere la decisione, che si trasforma in un calcio di punizione dal limite (senza esito). A questo punto Andreazzoli opta per il doppio cambio: Saponara e Ankersen lasciano il posto a Pandev e Lerager. Non cambia l’assetto tattico, ma la sostanza un po’ sì. Intanto l’acciaccato Cigarini (risentimento muscolare) è costretto al forfait, al suo posto c’è Oliva ad aumentare la garra della mediana. Il Genoa ci prova, ma è il gioco di rimessa del Cagliari a poter far male. Castro, alla mezzora di ripresa, spara le sue ultime cartucce, con una discesa e cross per Joao Pedro, anticipato da Zapata. Poi viene rilevato da Rog. Anche Simeone lascia il campo (a Birsa), ma l’ingresso di Sanabria (per Favilli) è quello che spariglia di nuovo le carte a dodici minuti dalla fine: l’argentino approfitta di una dormita della difesa del Cagliari e serve Kouamè, che ammutolisce la Sardegna Arena con un destro secco dal limite. Tutto da rifare per il Cagliari, che però ci mette poco a ristabilire le distanze. Zapata è spericolato nell’anticipare Birsa sul servizio dell’inesauribile Nandez, e di testa sorprende il compagno Radu. Palo interno e autorete e nuovo vantaggio dei rossoblù di casa, che in due minuti chiudono la gara. Protagonista (in negativo) ancora Zapata che si scontra goffamente con Criscito, lanciando il contropiede di Joao Pedro. Spinto dal pubblico, con di fronte solo Radu ultimo baluardo, il brasiliano scorrazza palla al piede per sessanta metri, accompagnato da Ionita, concludendo la splendida corsa con la rete del 3-1 finale. Radu è in ginocchio come il suo Genoa. Per il Cagliari è un tripudio.
I PROTAGONISTI È dosato come sempre l’entusiasmo di un Rolando Maran comunque soddisfatto della prestazione dei suoi ragazzi: <<Siamo stati bravi ad interpretare i diversi momenti della gara. Oggi era importante vincere anche perché i tre punti in casa mancavano da tanto tempo. Siamo felici per noi e per i nostri tifosi perché se lo meritano>>. Non manca naturalmente un accenno ai bomber di giornata. <<Joao Pedro e Simeone stanno facendo molto bene>>. Il cholito è al secondo gol consecutivo. <<Giovanni si è immedesimato nel gruppo che sta favorendo il suo ambientamento>>. Dall’altra parte della barricata Aurelio Andreazzoli recrimina sulle diverse occasioni mancate dalla sua squadra. <<È mancata la concretezza. Con Kouamè, Favilli, Shone, Saponara abbiamo avuto situazioni importanti che non sono state raccolte. Abbiamo fatto tanto, anche il gol per il Cagliari>>, scherza il tecnico romano che fa i complimenti alle due squadre. <<È stata una bella partita tra due avversarie che hanno voluto giocarsela>>. Joao Pedro si gode la rete e i tre punti. <<La vittoria ci voleva dopo un inizio difficile. Per noi vale tanto ed è la conferma che siamo sulla strada giusta. I nuovi si stanno inserendo bene nel gruppo e questo è importante>>. A proposito di nuovi per Giovanni Simeone il problema dell’ambientamento non si è mai posto. <<Quando uno sta bene e ha la fiducia si può fare bene. A Firenze ho vissuto gli ultimi sei mesi un po’ male anche per problemi personali. Ma qua vedo la gente che ha voglia di vincere. Qui c’è tanta voglia di gioire>>. A ricominciare da Napoli, per esempio: <<Andremo lì con lo spirito di combattere, non importa il risultato, l’importante è giocarsela>>.
CAGLIARI (4-3-1-2): Olsen; Cacciatore, Ceppitelli, Pisacane, Pellegrini; Nandez, Cigarini (55’ Oliva); Castro (78’ Rog); Joao Pedro, Simeone (81’ Birsa). In panchina: Aresti, Rafael, Klavan, Lykogiannis, Pinna, Walukiewicz, Deiola, Cerri, Ragatzu. Allenatore Rolando Maran.
GENOA (3-4-1-2): Radu; Biraschi, Zapata, Criscito; Ankersen (74’ Lerager), Radovanovic, Shone, Pajac; Saponara (74’ Pandev); Kouamè, Favilli (77’ Sanabria). In panchina: Jandrei, Marchetti, Barreca, Cassata, Ghiglione, Goldaniga, Romero, El Yamiq, Pinamonti. Allenatore Aurelio Andreazzoli.
Arbitro: Manganiello di Pinerolo.
Reti: 46′ Simeone, 83′ Kouamè, 85′ Zapata (a), 86′ Joao Pedro.
Note: ammoniti Joao Pedro e Saponara. Recuperi: 1′ pt, 4′ st. Spettatori: 14.574.
Foto Sardegnagol, riproduzione riservata.