IIRIS: “I NEET sono un fenomeno sociale da affrontare integrando i sistemi educativi”.

Si è tenuta questa mattina presso la Sala Marconi della Radio Vaticana, la presentazione del Position Paper “IIRISXNEET”, un’indagine sul fenomeno di disagio sociale dei NEET (Not in Education, Employment or Training) svolta da IIRIS, Istituto Strategico – Scuola di specializzazione in psicoterapia strategica.

Il Position Paper è il risultato dell’analisi approfondita dei cosiddetti NEET disimpegnati, che approfondisce le ragioni che portano giovani di età compresa tra i 15 e i 34 anni a non lavorare, o studiare o ricercare un’occupazione emergere profili accomunati da caratteristiche molto simili tra loro”. Il lavoro che è stato esposto durante la mattinata pone l’attenzione, inoltre, su come un percorso di psicoterapia sia in grado di portare a un cambiamento di visione e di stile di vita dei NEET.

L’Italia, purtroppo, detiene un record in negativo perché è il paese europeo con la più alta percentuale di NEET: un italiano su quattro tra i 15 e i 29 anni non lavora, studia o si forma. E la questione dei NEET è sempre più non solo una problematica sociale ma anche economica. “Da psicologi ci siamo posti domande sugli effetti a lungo termine, cercando di comprendere la storia che ha generato questa situazione. La soluzione non è solamente il percorso terapeutico, ma occorre una rete sociale che aiuti i giovani a farli uscire. Le famiglie, da questo punto di vista possono essere la chiave – afferma la dottoressa Francesca Mastrantonio, psicologa e psicoterapeuta, Direttrice didattica Istituto Strategico e Presidente Associazione IIRIS – Noi crediamo nella necessità di intervenire sul sistema educativo, su un sistema welfare e sul mercato del lavoro. L’integrazione tra i sistemi è l’unica forma di soluzione per la prevenzione di questo fenomeno in costante crescita”

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“Tramite IIRISXNEET vogliamo dare il nostro contributo nel limitare il rischio di drop-out attraverso una serie di attività e iniziative, quali partnership con scuole, università e aziende, collaborazioni con il territorio e sviluppo e promozione di una piattaforma tecnologica ad hoc”, dichiara la direttrice di IIRIS.

“Noi di IIRIS siamo un gruppo di psicologi e psicoterapeuti che da anni si occupano di disagio e difficoltà sociale – conclude la dottoressa Mastrantonio – Durante la pandemia abbiamo notato un exploit del disagio giovanile, nell’indifferenza degli altri. Perciò abbiamo scelto di focalizzarci sui NEET, una tematica antica, dato che è una questione aperta almeno da 10 anni ma che si è intensificata a causa del covid”.

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Il Position Paper sui NEET promosso da IIRIS è stato illustrato alla presenza di autorità appartenenti al mondo religioso e politico. All’evento erano presenti Don Gianni Fusco, docente di teologia dogmatica alla LUMSA, avvocato rotale e animatore spirituale dei giovani dell’UCID e Pierluigi Bartolomei, direttore generale del Centro ELIS, che hanno portato il loro contributo professionale focalizzandosi su tematiche che toccano i giovani da vicino come la passione e la necessità di non farli vivere sotto una campana di vetro, ma al contrario far sperimentare loro la realtà.

Nel corso della mattinata è intervenuta alla presentazione anche la dottoressa Maria Cristina Marroni, rappresentante del Ministero dell’istruzione e del merito nell’ Osservatorio sul fenomeno della violenza nei confronti delle donne e sulla violenza domestica, la quale ha portato il suo personale punto di vista su come il sistema scolastico vada ripensato in funzione del contesto attuale.

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