II trimestre 21, Istat: “Pil +2,7%, oltre 400mila occupati negli ultimi 5 mesi”.
Dopo un primo trimestre del 2021 in lieve recupero, nel secondo trimestre dell’anno l’economia italiana ha registrato una crescita molto sostenuta. Il risultato ha beneficiato soprattutto di un forte recupero del settore dei servizi di mercato, il più penalizzato dalla crisi, di una crescita dell’industria e di una sostanziale stazionarietà dell’agricoltura. L’incremento tendenziale eccezionalmente marcato del Pil deriva dal confronto con il punto di minimo toccato nel secondo trimestre del 2020 in corrispondenza dell’apice della crisi sanitaria.
Nel secondo trimestre del 2021 si stima che il prodotto interno lordo (Pil), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2015, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, sia aumentato del 2,7% rispetto al trimestre precedente e del 17,3% in termini tendenziali, mentre la variazione acquisita per il 2021 è pari a +4,8%.
A giugno, ancora, si rafforza la tendenza alla crescita dell’occupazione iniziata a febbraio 2021; nel corso dei cinque mesi si registra un aumento di oltre 400 mila occupati. La risalita non coinvolge, però, i lavoratori autonomi, che nello stesso periodo hanno registrato una diminuzione di 44 mila unità, nonostante il recupero di 39 mila unità nell’ultimo mese.
Rispetto a febbraio 2020, mese precedente a quello di inizio della pandemia, il numero di occupati è ancora inferiore di oltre 470 mila unità. Il tasso di occupazione è più basso di 0,8 punti percentuali, quello di disoccupazione torna sugli stessi livelli, mentre il tasso di inattività rimane superiore di 1 punto percentuale. In particolare, tra maggio e giugno si è ridotto il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,3%, pari a -34mila unità), specialmente tra le donne, i minori di 24anni e gli ultra 50enni.
Confrontando, ancora, il secondo trimestre 2021 con il precedente, il livello dell’occupazione è più elevato dell’1,0%, con un aumento di 223mila unità. A seguito della risalita dell’occupazione registrata a partire da febbraio 2021, il numero di occupati a giugno 2021 è superiore a quello di giugno 2020 dell’1,2% (+267mila unità). La crescita riguarda uomini e donne, dipendenti e lavoratori di ogni classe di età ad eccezione dei 35-49enni, mentre il tasso di occupazione – in aumento di 1,1 punti percentuali – sale per tutte le classi di età.
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