Identità europea, Mariya Gabriel: “La mobilità Erasmus è una delle forze creatrici più potenti”.

Mariya Gabriel, Commissaria per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e i giovani, ha partecipato oggi alla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane e alla cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Brescia. Obiettivo della visita la condivisione degli obiettivi e delle azioni principali inseriti nella strategia europea per le università.

All’apertura dell’anno accademico dell’Università di Brescia che celebra quest’anno il suo 40º anniversario, Mariya Gabriel ha riconosciuto i successi dell’Università che figura oggi tra le prime 100 giovani università del mondo, e ne ha elogiato la partecipazione al programma Erasmus+. Dal 2014 oltre 1300 studenti e personale hanno potuto approfittare delle opportunità di mobilità che offre. È in effetti importante cogliere le opportunità insite in Erasmus+ 2021-2027 che dispone di una dotazione di 28 miliardi di EUR, pari quasi al doppio rispetto al precedente periodo di programmazione. L’Università di Brescia sta poi contribuendo all’Alleanza universitaria europea UNITA.

“Questi modelli di partenariato creano ponti tra studenti, accademici e ricercatori in tutta Europa.  Ed è esattamente ciò di cui abbiamo bisogno: che le università si connettano alla società in senso lato e trovino soluzioni ai problemi dei nostri cittadini. Per questo dobbiamo lavorare insieme, oltre i confini e tra le discipline”, ha sottolineato Mariya Gabriel.

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La strategia dovrà aiutare le università europee a conseguire quattro obiettivi chiave: rafforzare la dimensione europea dell’istruzione superiore e della ricerca; consolidare le università come centri di promozione dello stile di vita europeo: dare alle università gli strumenti per diventare attori essenziali del cambiamento nella duplice transizione verde e digitale; rafforzare le università come motori del ruolo e della leadership dell’UE a livello mondiale.

“Innanzitutto – ha proseguito la Gabriel – bisognerà portare a 60 il numero delle alleanze universitarie entro il 2024, ricomprendendo così oltre 500 istituti di istruzione superiore, ovvero il 10% circa dei 5000 istituti d’istruzione superiore in Europa che potranno collaborare in maniera ben più coesa grazie a una dotazione di 1,1 miliardi di € dal programma Erasmus+ e all’ulteriore sostegno di Orizzonte Europa”.

“Sono lieta che nel quadro dell’invito a presentare proposte per le università europee del 2022, che vanta una dotazione record di 272 milioni di €, siano pervenute 52 candidature per un totale di 350 istituti di istruzione superiore in rappresentanza di 33 Paesi Stati membri dell’UE e Paesi terzi associati a Erasmus+. Attendo con interesse la pubblicazione a luglio dei risultati dell’invito e spero di vedere più istituti italiani aderire alle alleanze esistenti o a nuove alleanze già con l’invito del 2022 o con i prossimi inviti del 2023 e del 2024”, ha proseguito la Commissaria.

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Gabriel ha poi parlato della seconda iniziativa che punta alla creazione di uno statuto giuridico per le alleanze di istituti di istruzione superiore entro metà 2024. “Abbiamo in programma quest’estate il lancio di un progetto pilota dedicato, aperto a tutte le alleanze di istituti di istruzione superiore per testare diversi modelli secondo un approccio dal basso”, ha sottolineato Mariya Gabriel.

In terzo luogo ha ricordato che sarà fatto il necessario per istituire entro la metà del 2024 un diploma europeo congiunto che riconoscerà il valore delle esperienze transnazionali nel titolo di istruzione superiore conseguito dagli studenti. Sempre quest’estate sarà lanciato uno specifico invito pilota Erasmus+ per testare i criteri per il rilascio di un marchio di diploma europeo.

La commissaria ha poi evidenziato il potenziamento dell’iniziativa “carta europea dello studente” per tutti gli studenti in mobilità nel 2022 e per tutti gli studenti delle università d’Europa entro la metà del 2024: “La mobilità Erasmus è una delle forze creatrici più potenti di un’autentica identità europea. La digitalizzazione del processo apporterà molti vantaggi agli studenti e agli istituti. Gli studenti possono già accedere a documenti digitali da un’applicazione per smartphone chiamata app Erasmus+ dove trovano informazioni utili prima di partire all’estero, ma anche durante e dopo la mobilità. Con oltre 160 000 download, l’app Erasmus+ punta a contribuire a un maggiore senso di appartenenza. E poi c’è la rete Erasmus Without Paper, che permette agli istituti di istruzione superiore di scambiare dati online più facilmente. Sono già più di 3 000 gli istituti in Europa collegati”.

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Mariya Gabriel ha fatto quindi esempi di altre iniziative chiave, ad esempio la promozione dei tirocini Erasmus+ all’estero per raggiungere più di 100 000 tirocinanti ogni anno e l’integrazione di approcci innovativi all’apprendimento e all’insegnamento, come i “laboratori viventi”. Sarà proposto un quadro europeo per carriere attraenti e sostenibili nell’istruzione superiore, in sinergia con il quadro per le carriere della ricerca sviluppato nell’ambito dello spazio europeo della ricerca.

“Vogliamo dare alle università gli strumenti per essere attori essenziali della transizione verde e digitale. Dobbiamo fare delle “università connesse” una realtà, in primis sostenendo programmi di formazione innovativi in tecnologie all’avanguardia come l’intelligenza artificiale, il calcolo ad alte prestazioni o la cibersicurezza, ma anche varando una piattaforma digitale europea per promuovere la cooperazione tra gli istituti di istruzione superiore”.

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