IA: l’audit della Corte dei Conti europea. In UE si spende la metà degli Stati Uniti.
La Corte dei Conti europea ha avviato, recentemente, una valutazione delle azioni intraprese dall’UE per sostenere lo sviluppo dell’intelligenza artificiale (IA). Strumento, a più voci, fondamentale per la transizione digitale e l’autonomia strategica dell’UE. Ma, oltre i noti pericoli della tecnologia, l’UE risulta essere in forte ritardo per alcuni aspetti essenziali, ad esempio per quanto attiene al finanziamento.
Si stima che gli investimenti dell’UE nell’IA ammontino alla metà di quelli degli Stati Uniti. Meno di un’impresa dell’UE su 10 (8 %) ha utilizzato l’IA nel 2021, con notevoli differenze tra un paese e l’altro. Mentre il 24 % delle imprese (quasi una su quattro) in Danimarca e più del 15 % delle imprese in Portogallo (17 %) e Finlandia (16 %) ha utilizzato l’IA, questa percentuale scende al di sotto del 5 % in Cechia, Grecia, Lettonia e Lituania (tutte al 4 %), in Bulgaria, Estonia, Cipro, Ungheria e Polonia (tutte al 3 %) e in Romania (1 %).
“L’intelligenza artificiale apporterà indubbiamente enormi benefici in una vasta gamma di settori” ha dichiarato Mihails Kozlovs, il Membro della Corte che guiderà l’audit, “e la posta in gioco per la competitività dell’UE è troppo alta per fare passi falsi. Il nostro audit stabilirà se si stia facendo abbastanza per evitare di perdere il treno di questa importante rivoluzione tecnologica”.
Per poter competere su questo terreno, l’UE aveva previsto di stanziare fondi di bilancio per quasi 10 miliardi di euro tra il 2014 e il 2027. A questi bisogna aggiungere almeno il 20 % dei 724 miliardi messi a disposizione nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza (RRF) per finanziare la transizione digitale dell’UE. Infine, il fondo InvestEU mobiliterà investimenti pubblici e privati offrendo garanzie del bilancio dell’UE per 6,6 miliardi di euro per la ricerca, l’innovazione e la digitalizzazione. Complessivamente, l’obiettivo è quello di aumentare gradualmente gli investimenti nell’IA fino a 20 miliardi di euro all’anno in questo decennio.
L’audit verificherà se nell’UE esistono le condizioni essenziali per stimolare lo sviluppo dell’IA. In particolare, gli auditor della Corte vaglieranno se la Commissione europea faccia sì che i fondi dell’UE siano utilizzati efficacemente per sostenere la creazione di un ecosistema europeo adeguato e competitivo per l’intelligenza artificiale, tenendo conto dell’importanza strategica dell’IA e dei potenziali rischi per la sicurezza.
foto di Gerd Altmann da Pixabay