I porti dell’UE si riprendono dalla pandemia. Paesi Bassi principale Paese di trasporto marittimo in Ue.
Nel 2022, il peso lordo totale delle merci via mare movimentate in tutti i porti dell’UE è stato stimato a 3,48 miliardi di tonnellate, con un aumento dello 0,8% rispetto al 2021 (3,45 miliardi di tonnellate). Le interruzioni pandemiche hanno portato a un calo del 7,3% nel 2020 (rispetto al 2019), ma il 2021 (+3,9%) è stato già un anno più positivo, con dati che mostrano una parziale ripresa rispetto al 2019.
Rispetto al 2007, come rilevato dall’Eurostat, il tasso di variazione annuo del peso lordo delle merci trasportate via mare fino al 2022 è stato del 2,8%. Il tasso di variazione annuale tra il 2015 e il 2022 è stato del 3,1%, mostrando una crescita pressoché costante.
Nel 2022 i Paesi Bassi sono rimasti il più grande paese dell’UE per il trasporto marittimo di merci. I porti olandesi (Rotterdam, Amsterdam e Zelanda) hanno movimentato 565 milioni di tonnellate di merci (+9 milioni di tonnellate rispetto al 2021), ovvero il 16% del volume totale delle merci trasportate via mare movimentate l’anno scorso nell’UE.
Rotterdam nei Paesi Bassi (427 milioni di tonnellate), Anversa-Bruges in Belgio (254 milioni) e Amburgo in Germania (103 milioni), tutte situate sulla costa del Mare del Nord, hanno mantenuto la loro posizione di primi tre porti dell’UE nel 2022, sia in termini di del peso lordo delle merci movimentate e del volume dei grandi contenitori movimentati nei porti, che rappresentano oltre un quinto del totale (22,5%).
Rispetto al 2021, il numero di tonnellate movimentate nel 2022 è diminuito maggiormente nel porto greco del Pireo (-8,8%), Bremerhaven in Germania (-8,6%) e Valencia in Spagna (-7,1%). Al contrario, l’aumento maggiore è avvenuto a Danzica in Polonia (+40,3%), a Cartagena in Spagna (+17,3%) e a Costanza (+15,2%) in Romania.