I paradossi della svolta verde dell’Ue e la firma con la Serbia per l’estrazione del Litio.

Mentre l’Unione europea promuove la sua “svolta verde e digitale”, in Serbia, Paese che ha firmato lo scorso 19 luglio un memorandum d’intesa con la “verde Ue” per l’estrazione del Litio nella miniera di Jadar, la popolazione locale, al confine con la Bosnia ed Erzegovina, sta da tempo esprimendo tutto il malcontento per quella che è da molti considerata come una operazione altamente impattante per l’ambiente e la salute dei cittadini. In particolare, si ritiene che l’attività di estrazione avrà un impatto devastante per l’acqua e il suolo.

Litio, va ricordato, che rappresenta un materiale critico fondamentale per la produzione di batterie e, in generale, di dispositivi elettronici. Raw material, inoltre, che da tempo l’Ue cerca disperatamente con l’obiettivo di superare la dipendenza dalla Cina. E l’occasione dello sfruttamento delle risorse della miniera di Jadar è una di quelle da non lasciarsi scappare per i lobbisti europei: circa 29mila tonnellate di litio da poter estrarre annualmente.

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Sullo sfondo di questa nuova “pagina paradossale” della svolta verde europea, si intersecano gli interessi dei big player dell’industria automobilistica europea e il rafforzamento delle transazioni commerciali della Serbia con l’Ue, nonché la sua accelerata per l’entrata in Ue.

foto Philippe STIRNWEISS Copyright : © Unione europea 2023 – Fonte : EP