“I giovani sono il futuro”, ma nel frattempo +7,3% per le pensioni.

Il ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti ha firmato ieri il decreto che dispone a partire dal 1° gennaio 2023 un adeguamento pari a +7,3% delle pensioni dei cittadini. Volendo provare ad andare oltre la battaglia dei poveri e lo scontro intergenerazionale è indubbia la continua disattenzione per i giovani italiani e il loro futuro, data l’assenza di un minimo intervento a sostegno dell’inclusione lavorativa e previdenziale dei giovani italiani.

Nulla di nuovo per un Governo incapace, già dalle prime battute, di scardinare il deprimente paradigma nazionale per i giovani e le politiche giovanili. A più di 20 giorni dal giuramento, volendo trovare altri elementi utili, lo stesso ministro Andrea Abodi non ha ancora promosso alcuna ipotesi di strategia, programma per i giovani italiani. Insomma, la famosa terapia d’urto contro i problemi dei giovani italiani è morta con la fine delle elezioni politiche di settembre.

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foto Governo.it