I diplomatici USA chiedono la pace e inviano armi per 20 miliardi di dollari a Israele.
Mentre la stampa mainstream punta a sostenere la versione della “svolta diplomatica” degli Stati Uniti in Medio Oriente, il Dipartimento della Difesa americano approvato la vendita di 20 miliardi di dollari in aerei da combattimento e altre attrezzature militari a Israele. Paese impegnato in una vera e propria opera di pulizia della Striscia di Gaza con il pretesto di distruggere Hamas. Organizzazione, va ricordato agli smemorati o ai poco informati, alimentata per anni dal Governo Netanhyau per destabilizzare l’Autorità Palestinese e “annacquare” a livello internazionale l’opzione dei “due Stati”. prosegue con la guerra genocida che dura da oltre 10 mesi nella Striscia di Gaza.
Secondo un rapporto della Reuters, il pacchetto di armi per la “difesa di Israele” comprende caccia F-15 per un valore di 19 miliardi di dollari, proiettili di carri armati per un valore di 774 milioni di dollari e veicoli blindati per il trasporto del personale per un valore di 583 milioni di dollari. Cifre che dovrebbero far riflettere sui futuri sviluppi nell’area mediorientale.
“Gli Stati Uniti sono impegnati a garantire la sicurezza di Israele ed è fondamentale per gli interessi nazionali degli Stati Uniti aiutare Israele a sviluppare e mantenere una capacità di autodifesa forte e pronta”, ha affermato nell’occasione una nota del Pentagono.
Lo stesso ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, in un post su X, ha anche ringraziato i funzionari statunitensi per aver aiutato Israele a mantenere “il suo vantaggio militare nella regione” e per l’impegno degli Stati Uniti nei confronti della sicurezza di Israele.
Inoltre, gli Stati Uniti, come indica l’IRNA, hanno inviato a Israele più di 10.000 bombe altamente distruttive da 2.000 libbre e migliaia di missili Hellfire dall’inizio della guerra di Gaza.
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