HIV: 7,3 casi ogni 100 mila residenti under40, incidenza in Italia al di sotto della media UE.
Nel 2021, le nuove diagnosi di infezione da HIV sono state 1.770, pari a tre nuovi casi per 100.000 residenti. Un’incidenza che pone il nostro Paese al di sotto della media osservata tra gli Stati dell’Unione Europea (4,3 nuovi casi per 100.000).
L’infezione, secondo l’ultima rilevazione del Centro Operativo AIDS dell’ISS, risulta più diffusa tra i maschi, nella fascia di età 30-39 anni (7,3 nuovi casi ogni 100.000 residenti) ed è attribuibile per l’83,5% dei casi ai rapporti sessuali. Gli eterosessuali rappresentano il 44% (tra essi i maschi eterosessuali sono il 27,2% e le femmine eterosessuali il 16,8%), gli omosessuali, invece, il 39,5%. Infine, la modalità di trasmissione riguarda l’uso di sostanze stupefacenti nel 4,2% dei casi. Ancora in troppi (63%) scoprono l’infezione quando questa è in fase avanzata. In generale, ricordano dall’ISS, i maschi rappresentano il 79,5% dei nuovi casi, mentre l’età mediana è di 42 anni per gli uomini e 41 per le donne.
L’incidenza segue un trend in costante discesa: dal 2012, infatti (da quando la sorveglianza ha copertura nazionale), si osserva una diminuzione delle nuove diagnosi di HIV, più evidente dal 2018, con un declino ulteriore negli ultimi due anni, per tutte le modalità di trasmissione. Dal 2017, inoltre, si osserva una diminuzione del numero di nuove diagnosi HIV in stranieri, sia maschi che femmine: nel 2021, gli stranieri costituiscono il 29,2% di tutte le segnalazioni.
Oltre 1/3 delle persone con nuova diagnosi scopre di essere HIV positivo a causa della presenza di sintomi o patologie correlate all’HIV (39,8%). Altri motivi che hanno portato a sottoporsi a esami, sono stati i rapporti sessuali senza preservativo (16,6%), comportamenti a rischio non specificati (9,4%), accertamenti per altra patologia (6,9%) e le iniziative di screening/campagne informative (6,2%).
Le incidenze più alte, ancora, sono state registrate in Lazio, Valle d’ Aosta, Toscana ed Emilia Romagna.
Guardando allo storico, in Italia, dall’inizio dell’epidemia (1982) a oggi sono stati segnalati 72.034 casi di AIDS, di cui 46.874 deceduti entro il 2019. Nel 2021 sono stati diagnosticati 382 nuovi casi di AIDS pari a un’incidenza di 0,6 nuovi casi per 100.000 residenti.
“L’incidenza di AIDS è in costante diminuzione – si legge nella nota dell’ISS – e il numero di decessi in persone con AIDS rimane stabile ed è pari a poco più di 500 casi l’anno. È diminuita nel tempo la proporzione di persone che alla diagnosi di AIDS presentava un’infezione fungina, mentre è aumentata la quota di persone con un’infezione virale e quella con tumori“.