Guerra in Ucraina: quanto è costata (ufficialmente) all’Ue?

Dal 24 febbraio 2022 ad oggi quanto è costata la guerra in Ucraina al contribuente europeo? Tralasciando l’effort europeo speso dall’inizio del conflitto tra la Federazione Russa e l’Ucraina, iniziato ben molto tempo prima nel lontano mese di febbraio 2014, l’Ue, da febbraio 2022 a novembre 2024, ha “investito” con i vari “pacchetti di assistenza all’Ucraina” oltre 124 miliardi di euro, come dichiarato ieri dal commissario europeo per il Bilancio, la lotta antifrode e la pubblica amministrazione, Piotr Serafin.

Nel dettaglio, si legge nella risposta dell’esponente dell’Esecutivo von der Leyen all’interrogazione dell’eurodeputato Emmanouil Fragkos, oltre 47,8 miliardi di euro sono stati stanziati per l’assistenza finanziaria del Paese, 12,2 miliardi per l’assistenza bilaterale da parte dei vari Stati membri dell’Ue, 45,5 miliardi (pari quasi a due manovre finanziarie italiane) per “missili, armi e munizioni” e 1,5 miliardi ottenuti dai proventi derivanti da beni russi congelati in Ue.

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Numeri, lo dice la stessa fredda matematica, che confermano la deriva guerrafondaia dell’Unione europea, più incline a spingere per l’uso di armi sul suolo ucraino, piuttosto che sostenere, da oltre 33 mesi di guerra, il minimo slancio diplomatico tra la Federazione Russa e l’Ucraina del presidente illegittimo (dal 24 maggio 2024) Volodymyr Zelenskyy.

Ma, si sà, l’Europa “senz’anima” del “mercato unico” e delle politiche tokeniste non ha certo dato il proprio sostegno gratuito allo spietato Governo di Kiev. Dell’assistenza finanziaria dell’UE, infatti, 35,7 miliardi di euro sono stati forniti sotto forma di prestiti e 5,3 miliardi di euro sono supportati tramite garanzie dell’UE. Indebitamento che sarà pagato a caro prezzo negli anni a venire dai cittadini ucraini. Senza contare le poco piacevoli conseguenze per la sovranità nazionale ucraina, prodotte dalla futura “corsa all’oro” di “partners e alleati” per la ricostruzione del Paese. E nel frattempo i democratici Stati Uniti d’America, con le loro operazioni di Cherry-Picking, hanno fatto man bassa dei terreni agricoli ucraini, minando ulteriormente la sovranità alimentare europea. Ma il problema era “l’impero del male” di Vladimir Putin…

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Sul fronte dell’assistenza militare investita dall’Ue, pari a 45,5 miliardi di euro, 6,1 miliardi sono stati coperti dallo strumento fuori bilancio European Peace Facility (EPF), mentre 1,4 miliardi di euro sono stati finanziati con i beni sovrani della Russia congelati in Ue.

Cifre, quindi, che sconfessano i numeri pubblicati nella pagina istituzionale del sito della stessa Commissione europea, dove si parla, invece, di 88 miliardi di euro. Magari se il famoso miliardo di euro speso ogni anno dalla Commissione per le consulenze fosse speso meglio certi errori di comunicazione verrebbero meno…

Stanziamento di risorse, infine, che continua a difendere una posizione che non è più giustificata alla luce dell’evoluzione della guerra e della volontà politica degli elettori europei e, soprattutto, di quelli americani, di porre fine al conflitto.

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foto Christophe Licoppe, European Union, 2022 Copyright Source: EC – Audiovisual Service