Guerra in Ucraina, Cor: “Rafforzare partenariato orientale”.
La guerra in Ucraina accresce la necessità di rafforzare la resilienza locale nel Partenariato orientale. Lo hanno ribadito ieri i rappresentanti dei governi della regione del Mar Nero e del Caucaso, riunitisi ieri per la conferenza annuale del CORELAP.
L’incontro, che si è tenuto a Batumi, in Georgia, ha prodotto due serie di raccomandazioni per azioni volte a rafforzare le riforme economiche e politiche nel partenariato orientale e sostenere lo sviluppo e la stabilità della regione.
Una riunione anche per fare il punto sull’adesione di alcuni Paesi dell’area all’UE. Il prossimo mese, infatti, la Commissione europea presenterà le sue relazioni annuali sui progressi compiuti da Ucraina e Moldavia, ufficialmente riconosciute come Paesi candidati all’adesione all’UE nel 2022, e la Georgia alla quale è stato chiesto di completare ulteriori riforme.
“Questo è il momento in cui l’UE deve aumentare il sostegno alla regione – ha dichiarato Pavel Branda del gruppo dei Conservatori e Riformisti europei -. Il tentativo della Russia di conquistare e sottomettere l’Ucraina sta destabilizzando la regione e complicando gli sforzi volti a rafforzare le istituzioni democratiche. Se vengono conferiti loro adeguati poteri politici e finanziari, gli enti locali e regionali possono rappresentare un’importante fonte di resilienza nella regione, nonché di acceleratori della transizione verso economie più verdi e basate sul digitale. L’impatto dell’e-governance decentralizzata in Georgia è un segnale di grande speranza”.
Parere condiviso da Zurab Abashidze , copresidente della CORLEAP e vicepresidente della città di Tbilisi: “Rimaniamo fermamente impegnati nel partenariato orientale e crediamo che continui ad avere il potenziale per fungere da quadro politico comune per la nostra regione”.
“Le città e le regioni restano fortemente impegnate nel Partenariato orientale. Occorre fare di più per rafforzare la resilienza nella regione, e ciò inizia a livello locale”, ha affermato l’ambasciatore Schuebel, mentre Ina Coşeru, copresidente dell’Assemblea parlamentare EuroNest e membro del Parlamento moldavo, ha sottolineato che “il partenariato orientale riguarda la trasformazione e la democratizzazione dei Paesi della regione, anche a livello locale”.
L’importanza di garantire che le regioni e le città dispongano di poteri e fondi adeguati è stata sottolineata da Patrick Molinoz del Partito Socialista Europeo, il quale ha affermato che il decentramento fiscale dovrebbe essere una priorità per la CORLEAP nel prossimo futuro.
Nel corso della riunione, infine, sono state adottate due relazioni. Una intitolata ” Servizi elettronici per i cittadini a livello locale: cosa è venuto fuori di buono dalla pandemia di COVID-19? “, che mette a confronto l’espansione dell’e-governance in quattro Paesi del partenariato orientale: Georgia, Armenia, Azerbaigian e Moldavia – e ha concluso che, in tutta la regione, sono necessari maggiori sforzi per colmare il divario digitale, migliorare l’alfabetizzazione digitale e migliorare le infrastrutture, soprattutto nelle zone rurali. L’esperienza della Georgia, tuttavia, evidenzia che un approccio decentralizzato, con le amministrazioni locali e regionali in primo piano, può accelerare la diffusione dei servizi elettronici.
La seconda relazione adottata durante l’incontro – da Aleksandra Dulkiewicz del Partito popolare europeo, intitolata “ Cosa possiamo fare insieme ai nostri partner? ” – sostiene che è più importante che mai che l’UE fornisca risorse tecniche, sostegno finanziario e politico alla governance locale e regionale, poiché i conflitti e le sfide regionali, come la pandemia di Covid-19 e l’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari e dell’energia, hanno rallentato o arrestato i progressi volti a fornire agli enti locali e regionali dei Paesi del partenariato orientale i poteri e i fondi di cui hanno bisogno per soddisfare le esigenze locali.
foto © European Union/Darja Gontsarova-Parvulescu