Grooming, Giannantonio Da Re: “Inefficacia dei sistemi di protezione da parte dei social network”.

In una recente interrogazione l’eurodeputato del gruppo Identità e Democrazia, Giannantonio Da Re, ha richiamato l’attenzione della Commissione europea sull’adescamento dei minori attraverso le piattaforme online: “Le indagini condotte a livello europeo hanno mostrato che il fenomeno del grooming (adescamento online) è in continuo aumento e che molti adulti usano internet per adescare vittime minorenni ed entrare in confidenza con loro. L’European Online Grooming Project, finanziato nell’ambito del programma Safer Internet Plus della Commissione europea, vuole sensibilizzare l’opinione pubblica su questo problema ed educare i minori a usare internet in modo sicuro”.

Nonostante l’azione di prevenzione per l’esponente di ID “i diversi comportamenti degli aggressori e la loro imprevedibilità rendono difficile l’efficacia dei sistemi di protezione da parte dei social network per sradicare il fenomeno”.

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Oggi il Commissario europeo per il Mercato interno, Thierry Breton, è intervenuto in risposta all’eurodeputato italiano, ricordando che “il benessere dei bambini online è una delle priorità della Commissione ed è perseguita tramite finanziamenti, il coordinamento con gli Stati membri e un quadro legislativo apposito”, come confermato dalla strategia europea per una rete migliore per i ragazzi – COM/2021/0916 e la direttiva 2011/92/UE sulla lotta allo sfruttamento sessuale dei minori e la pornografia minorile.

Sul contrasto al fenomeno del grooming Breton ha poi annunciato le azioni della Commissione: “L’adescamento online desta grave preoccupazione nell’UE. La Commissione ha proposto una deroga temporanea alle disposizioni della direttiva 2002/58/CE per il trattamento dei dati personali e di altro tipo ai fini della lotta contro gli abusi sessuali sui minori online, includendo l’adescamento nel suo ambito di applicazione. Nel 2021 la Commissione proporrà una legislazione a lungo termine per contrastare gli abusi sessuali sui minori online”, recentemente approvata lo scorso 19 ottobre.

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E’ prevista, come confermato dalla stessa Commissione europea, l’istituzione di una rete di prevenzione composta da operatori e da esperti per facilitare lo scambio delle migliori pratiche e sostenere gli Stati membri nella predisposizione di misure di prevenzione efficaci, comprese le misure per evitare l’adescamento online.

Nel suo intervento il Commissario Breton ha rimarcato che “nell’ambito della strategia europea per un’internet migliore per i ragazzi, la Commissione cofinanzia in tutta Europa i centri per un’internet più sicura (Safer Internet Centres, SIC). Questi centri organizzano campagne di sensibilizzazione, forniscono formazione alle famiglie e alle scuole, gestiscono servizi di assistenza telefonica rispondendo a domande su come reagire a contatti pericolosi come l’adescamento online e mettono a disposizione linee telefoniche dirette per segnalare in modo anonimo materiale pedopornografico online. I centri per un’internet sicuro – ha concluso Breton – condividono le migliori pratiche e molte risorse attraverso l’apposito portale finanziato dall’UE“.

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foto europarl.europa.eu
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