Greenwashing, Roman Haider: “Combattere le informazioni ingannevoli verso i consumatori”.
La Commissione ha presentato una proposta di norme comuni contro il greenwashing e le dichiarazioni ambientali scorrette. La proposta offrirebbe ai consumatori una maggiore chiarezza e certezza sul fatto che tutto ciò che viene venduto come ecologico lo sia davvero, garantendo loro una migliore possibilità di fare scelte informate su beni e servizi ecologici.
Da qui la richiesta dell’eurodeputato Roman Haider su come realmente la Commissione indenda combattere più efficacemente il greenwashing e garantire che le aziende che fanno affermazioni ingannevoli o false sui loro prodotti o servizi siano ritenute responsabili.
In risposta all’interrogazione parlamentare del deputato austriaco, il commissario europeo Sinkevičius ha ricordato l’adozione, lo scorso 22 marzo 2023 di una proposta di direttiva sulle dichiarazioni verdi che integra la proposta “Responsabilizzare i consumatori per la transizione verde” a partire dal 30 marzo 2022.
“Atti – ha spiegato l’esponente della Commissione von der Leyen – che mirano a promuovere un consumo e una produzione sostenibile dal punto di vista ambientale e a tutelare i consumatori, affrontando tra l’altro le pratiche di greenwashing. La proposta sulle Green Claims – prosegue – prevede che ogni dichiarazione ambientale sui prodotti sia motivata sulla base di una valutazione che soddisfi una serie di criteri, tra cui la necessità di basarsi su prove scientifiche”.
Dichiarazioni che, secondo il nuovo paradigma, devono essere verificate da un verificatore indipendente e accreditato, che emetterà una dichiarazione di conformità.
“La proposta mira quindi a impedire alle aziende di utilizzare dichiarazioni ed etichette fuorvianti sui meriti ambientali dei loro beni, servizi o della loro stessa organizzazione – ha aggiunto il commissario europeo -. Le imprese ne trarranno vantaggio, in quanto quelle che si impegnano realmente per migliorare la sostenibilità dei loro prodotti saranno riconosciute e premiate in modo equo, invece di subire una concorrenza sleale”.
Concludendo il suo intervento l’esponente della Commissione europea ha poi rimarcato che agli Stati membri spetterà l’obbligo di istituire un sistema di controllo dell’applicazione delle norme nell’ambito del quadro di tutela dei consumatori
che prevede anche la definizione di norme su misure e sanzioni efficaci.
foto European Parliament 2021, foto Philippe Buissin