Green pass e insulti a mezzo social contro i pubblici esercenti, Fipe Sud Sardegna: “Noi parte lesa”.
Dal 6 agosto, come deciso dal Consiglio dei ministri lo scorso 22 luglio, l’accesso ai ristoranti al chiuso, palestre, cinema e teatri sarà consentito solo ai possessori di green pass. Una nuova limitazione che ha visto numerosi imprenditori avviare campagne informative a mezzo social per illustrare le nuove modalità di ingresso alla clientela. Messaggi di pubblico servizio che, in alcuni casi, hanno rappresentato un assist per i cosiddetti ‘leoni da tastiera’, scagliatisi contro i pubblici esercenti, anche attraverso recensioni negative delle attività.
Una condotta ingiustificabile per il presidente della Fipe Confcommercio Sud Sardegna, Emanuele Frongia: “Non possiamo accettarlo. Noi possiamo solo applicare quanto la legge ci obbliga a fare e siamo involontariamente deputati a ricoprire un ruolo che non è nostro”.
Un provvedimento la cui inosservanza – prosegue Frongia – esporrebbe le aziende a pesanti sanzioni: “E’ impossibile non rispettare le regole: rischiamo fino a mille euro di sanzioni e la chiusura dell’attività. Non possiamo permettercelo”.