Green pass contraffatti, perquisiti gli amministratori di 32 canali Telegram.

La Polizia Postale, attraverso l’operazione “Fake Pass”, sta eseguendo una vasta operazione di contrasto al commercio online di falsi green pass covid 19.

Gli utenti, spiegano dalla Polizia di Stato, venivano attirati dalla rete attraverso la promessa di ricevere, dietro compenso, il certificato vaccinale e , successivamente, il green pass.

Operazione che nelle ultime ore ha portato al sequestro di 32 canali Telegram responsabili della vendita dei green pass Covid 19 falsi, nonché all’identificazione e perquisizione di 4 persone, tra i quali 2 minori, gestori dei diversi canali Telegram specializzati nell’offerta illegale di Certificati Green Pass Covid-19 falsi, per i reati di truffa e falso.

Le indagini, ricordano dalla Polizia Postale, sono scaturite da un capillare monitoraggio della rete internet, arrivando ad individuare i canali di vendita e ad identificarne gli amministratori.

LEGGI ANCHE:  Giovani e lavoro. Solo il 34% è soddisfatto e indipendente.

Erano migliaia gli utenti iscritti ai canali su note piattaforme di comunicazione dove veniva proposta, con garanzia assoluta di anonimato, la vendita dei green pass falsi, da pagare in criptovaluta o buoni acquisto di piattaforme per lo shopping on-line, ad un prezzo compreso tra i 150 ed i 500 euro.

L’attività investigativa, tutt’ora in corso, è rivolta all’identificazione degli amministratori di ulteriori canali individuati oltreché degli acquirenti.