Global Minimum Tax, PE: “Applicarla in tempi rapidi alle multinazionali”.

Nel corso degli ultimi giorni il Parlamento europeo, attraverso l’approvazione di una risoluzione, approvata con 503 voti favorevoli, ha sostenuto il recepimento nell’ordinamento UE del recente accordo internazionale su una imposta minima globale del 15% per le multinazionali.

Nel testo, i deputati hanno approvato gli elementi principali della proposta della Commissione, in particolare il rispetto del calendario di attuazione proposto e il termine di attuazione fissato al 31 dicembre 2022, con l’intento di attuare la legislazione rapidamente.

I deputati hanno, tuttavia, apportato alcune modifiche alla proposta e chiesto l’introduzione di una clausola di riesame della soglia dei ricavi annuali (oltre la quale una società multinazionale sarebbe soggetta all’aliquota minima) e una valutazione d’impatto della legislazione sui paesi in via di sviluppo.

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I deputati intendono ridurre anche alcune delle esenzioni proposte dalla Commissione e limitare le possibilità di abuso con l’introduzione di un articolo specifico contenente misure atte a contrastare i meccanismi di evasione fiscale.

Dopo il voto, la relatrice Aurore Lalucq (S&D, FR), ha dichiarato che l’accordo “non è perfetto” non prevedendo “un’aliquota di imposta più alta”.

La relazione, che costituisce la posizione del Parlamento, verrà ora trasmessa al Consiglio UE che adotterà il testo definitivo all’unanimità.

L’obiettivo della direttiva è quello di recepire nel diritto UE la riforma delle norme sulla tassazione internazionale delle società concordata dall’OCSE/G20 nel dicembre 2021. Questo accordo internazionale mira a garantire un livello minimo d’imposta del 15% per le grandi società multinazionali e costituisce un passo importante verso un sistema efficace ed equo di tassazione degli utili.

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