Gli USA scaricano l’Ucraina. L’Ue, invece, continua con il refrain della “guerra brutale”.

I vertici del trilogo Ue (Consiglio europeo, Commissione europea e Parlamento europeo), in occasione del terzo anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina, nonostante l’evidente “vento di cambiamento” portato dall’amministrazione Trump, hanno proseguito con le “solite narrazioni parziali” sul conflitto ucraino, continuando a schierarsi a spada tratta con il governo di Kiev e, soprattutto, con il presidente illegittimo (per interposta persona) Volodymy Zelenskyy.

“Tre anni fa la Russia ha iniziato la sua guerra di aggressione su vasta scala e illegale contro l’Ucraina – si legge nella poco innovativa lettera congiunta dei 3 rappresentanti -. Il popolo ucraino ha dimostrato coraggio nel difendere il proprio Paese e i principi fondamentali del diritto internazionale”. Nazione, va ricordato, orfano invece del minimo slancio riformatore e alle prese con uno degli indici di corruzione più alti al mondo. Dettagli, probabilmente, per i vertici Ue.

Unione che ha poi evidenziato le responsabilità del conflitto, attribuendole ancora all’impero del male di Vladimir Putin. Rappresentante di un Paese, invece, che ha ripreso recentemente la via del dialogo con gli Stati Uniti d’America, con l’obiettivo di porre fine alla guerra in Ucraina e alla dittatura di fatto del presidente in “tutina mimetica”: “Continuiamo a chiedere che vengano accertate le responsabilità per tutti i crimini di guerra e i crimini contro l’umanità commessi. Accogliamo con favore i recenti passi compiuti verso l’istituzione di un Tribunale speciale per il crimine di aggressione contro l’Ucraina”. Unione, quindi, che, contrariamente alle dinamiche storiche che non hanno mai visto un solo carnefice e una sola vittima, dimostra scarso senso critico e una leadership non ancora pervenuta. D’altronde (nulla di nuovo), saranno Russia e USA a gestire la pratica Ucraina nei prossimi tempi, come hanno ricordato anche gli incontri di Ryadh in Arabia Saudita.

LEGGI ANCHE:  Coronavirus: completamente vaccinato il 70% della popolazione adulta dell'UE.

Insomma, l’Ue e Zelenskyy possono sbracciarsi quanto vogliono. Le loro posizioni, come dimostrato dai due big player in campo in Arabia Saudita, saranno marginali.

Al contrario, tutt’altro che accessorio, è stato l’esborso economico europeo per i vari “pacchetti di difesa dell’Ucraina”. Ben 135 miliardi di euro (oltre un decimo del bilancio dell’Ue in 7 anni, giusto per capire le dimensioni della follia europea) di cui 48,7 miliardi di euro di assistenza militare. Si sà, l’Unione Europea è sempre in prima linea per confermarsi leader dei valori e dello Stato di diritto…

Ancora, nonostante l’evidente fallimento delle misure sanzionatorie contro la Russia, i 3 vertici dell’Ue hanno ribadito in maniera del tutto autoreferenziale e non supportata da fatti oggettivi, il “refrain” sui danni prodotti all’economia russa, rilanciando con l’adozione del 16° inutile pacchetto di sanzioni: “La Russia e il suo popolo stanno pagando un prezzo per le azioni del loro leader. Insieme ai partner, abbiamo imposto sanzioni senza precedenti alla Russia e ai complici della guerra e rimaniamo pronti ad aumentare la pressione sulla Russia per limitare la sua capacità di dichiarare guerra. Stiamo già utilizzando i profitti inattesi derivanti dai beni russi congelati per sostenere l’industria della difesa e il recupero energetico dell’Ucraina. Oggi, abbiamo adottato un sedicesimo pacchetto di sanzioni per aumentare ulteriormente la pressione collettiva sulla Russia affinché ponga fine alla sua guerra di aggressione”. Putin va verso l’accordo con l’America di Trump e in Europa, in sintesi, si continua a non capire l’ordine delle cose.

LEGGI ANCHE:  Futuro dell'UE: i deputati sostengono il pacchetto di proposte per la ripresa

Unione, data la citazione del trilogo sulle azioni intraprese a sostegno della sovranità europea, incapace di ammettere che in Ucraina, per effetto per esempio delle operazioni di cherry-picking americane, si sta continuamente perdendo sovranità alimentare in Europa. E, nei prossimi tempi, si assisterà alle medesime dinamiche nel momento in cui inizierà la corsa selvaggia alla ricostruzione del Paese che, di fatto, offrirà un ben più ampio profitto rispetto a quanto prodotto con la guerra sanguinaria di Joe Biden in Europa. Elementi difficili da comprendere dalle parti del trilogo europeo: “Abbiamo intrapreso azioni senza precedenti a livello UE per incrementare la produzione dell’industria della difesa europea e continueremo ad aumentare la nostra capacità – si legge ancora nella dichiarazione congiunta -. Ciò ci consentirà di intensificare il nostro supporto militare e la cooperazione con l’Ucraina, rafforzando al contempo la nostra prontezza di difesa e la sovranità europea”.

LEGGI ANCHE:  Effetto pandemia: -21% espatri tra i giovani laureati.

Trilogo, inoltre, poco rispettoso dei valori europei laddove ha parlato di “Ucraina membro della famiglia europea”. Può un Paese dilaniato dalla corruzione e dalla mancanza di certezza del diritto essere un componente di una entità leader dei valori e del rispetto dei diritti? Decisamente no. Ma, per i 3 vertici Ue, è difficile vedere la sostanza.

Foto https://www.president.gov.ua/en/news/prezident-kozhne-sogodni-najkrashij-moment-shob-pritisnuti-r-94513