Giunta Todde: un mandato più di forma che di sostanza.

La Sardegna, isola sempre meno competitiva e alle prese con un generalizzato peggioramento dei servizi di base, a partire dalla sanità, si ritrova, suo malgrado, ad essere guidata dall’ennesima maggioranza poco sostanziale.

Dai tempi della campagna elettorale, quando si era tutti un po’ supereroi, alla “celebrazione” del 9° mese di insediamento, dove è emersa tutta l’incapacità dell’attuale mandato di Governo, i famosi provvedimenti disruptive e il cambio di passo come “promesso” da Alessandra e Soci, continuano a non palesarsi.

Tra giustificazioni per il limite di operatività, causato dai disastri compiuti dalla “precedente Legislatura” (chissà quando il Campo largo inizierà a governare al posto di farsi i “fatti propri”) e fino ad arrivare alle recenti azioni politiche della maggioranza, più ascrivibili all’assalto dei “predoni del deserto” (vedi approvazione dell’ultima variazione di bilancio) che all’alta politica, il “Governo dei migliori” sta naufragando, dimostrando tutta la propria inappropriatezza e malafede… ma i social (e gli acritici rappresentanti delle testate locali) rimarcano il fatto che Alessandra è la più “coinvolgente”. A qualcuno piace così!

Puntuale, quindi, l’organizzazione dell’evento ideologico e “acontestuale” rispetto al casino quotidiano che vivono i/le sardi/e. La celebrazione del 40° anniversario dalla morte di Enrico Berlinguer. Me c****, volendo citare sempre il solito collaboratore romano della Presidente della Regione Sardegna.

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Un momento, probabilmente, buono per rinverdire certi rapporti all’interno della propria maggioranza (oddio basta proseguire con il metodo adottato nell’ultima spartizione delle risorse della variazione di bilancio per tenere coeso il Campo largo sardo) e rilanciarsi verso quell’opinione pubblica (residua e in via d’estinzione) sensibile alla celebrazione degli “antichi eroi del passato”, con la speranza, magari, di avviare un’operazione mirata a dimostrare che il “rinnovato” M5S in Italia è più a sinistra del Partito Democratico (anche qui, visto il concorrente, basta veramente poco per vincere la sfida).

Nel frattempo tra “tour nelle scuole”, eventi all’ex Manifattura, i momenti di ascolto del territorio (non gli incontri protetti dove la Presidente Todde sta dimostrando di voler “galleggiare”) continuano ad essere disattesi e a rimanere relegati nelle dichiarazioni programmatiche della presidente. Appunto, parole!

Senza contare, rimanendo nel perimentro dell’inconsistenza dell’attuale governo regionale, che si sta proseguendo da 9 mesi seguendo il solco degli interventi copia e incolla, (tanto criticati in passato e ora spacciati per “farina del proprio sacco”) adottati nella precedente Legislatura. Si criticavano a Solinas, per esempio, i gettonisti nei pronto soccorso, mentre ora ci si è resi conto che è l’unico modo per tenerli aperti, data l’assenza di medici nell’Isola. Si stigmatizzava poi, sempre per restare nel novero degli esempi, l’autoreferenzialità del centrodestra verso gli stakeholders regionali e la sfrontatezza degli emendamenti puntuali (in finanziaria e variazione di bilancio) adottati dai singoli consiglieri/e regionali. Oggi, invece, cosa è cambiato? Poco o nulla. La presidente continua a fregarsene dell’approccio sinergico e della co-programmazione con le migliori best practices locali, mentre, restando nei paraggi dei consiglieri/e regionali del centrosinistra, ora, i “biricchini” consiglieri da 7400 euro netti al mese, fanno gli emendamenti a “più mani” per rendere difficile l’identificazione dei responsabili degli stanziamenti ad personam (vedi sempre l’approvazione ultima variazione di bilancio). Modus operandi verso il quale il Campo largo ha dimostrato più capacità dei “gaggi” del centrodestra visti nel corso della precedente esperienza Solinas.

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Sorprende, sul tema, l’assenza di una stigmatizzazione sonora da parte della stampa locale. Che sia vero l’assioma dell’orientamento politico della stampa? Dove sono finiti i titoli “smerdo” verso l’Esecutivo e il Consiglio regionale oggi? Non è dato saperlo.

Improcrastinabile, quindi, l’organizzazione dell’evento ideologico su Berlinguer. “Contest” che cade a pennello in un momento di grande crisi di identità dell’attuale mandato regionale. E quale occasione migliore può essere se non quella di rispolverare la memoria dell’antico eroe per eccellenza della sinistra: il sassarese sardo e progressista per eccellenza?

Un “immancabile appuntuamento”, in programma il prossimo 28 novembre all’ex Manifattura di Cagliari, probabilmente imprescindibile per la Presidente Todde, dopo le ultime dichiarazioni rilasciate nel corso della “sagra” di Nova.

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Ma, diversamente dallo scrivente, la presidente crede nella bonta dell’iniziativa, tanto da invitare “tutti i cittadini, e in particolare i giovani, a partecipare e a contribuire con le loro idee”.

Si andrà verso il tutto esaurito all’ex Manifattura Tabacchi?