Giunta regionale, Alessandra Zedda si è dimessa.

Saluta la Giunta Solinas l’ormai ex assessora al Lavoro, Alessandra Zedda. Le dimissioni formalizzate oggi attraverso una lettera indirizzata al Presidente (chissà per quanto) Christian Solinas, non potranno che agitare ulteriormente le già movimentate acque dell’attuale Esecutivo regionale.

Tornano quindi al Governatore le deleghe al lavoro, unitamente a quelle sui Trasporti dopo il recente “allontanamento” dell’ex assessore Giorgio Todde.

Solo pochi giorni fa, il 3 novembre, la “non più esponente” della Giunta regionale, attraverso la propria pagina facebook, si era rallegrata per l’approvazione della proposta di legge sulla promozione della lingua dei segni italiana e di quella dei segni italiana tattile, definita come “una norma di civiltà di progresso e benessere che pone ancora una volta la centralità della persona come valore assoluto di ogni responsabilità politica e rappresentanza istituzionale”.

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Rappresentanza istituzionale, quella regionale, dalla quale oggi l’esponente forzista ha deciso di prendere le distanze, per “motivi personali” si legge nella cronaca locale.

Un colpo d’aria che arriva dopo un deciso “aumento di temperatura” tra le fila della maggioranza, sempre meno coesa e in attesa del famigerato rimpasto e della variazione di bilancio (la Omnibus 2): indubbiamente (insieme ai funghi epigei) le principali preoccupazioni dei pezzi… da novanta del Consiglio regionale.

La notizia delle dimissioni della Vicepresidente della Regione non hanno mancato di interessare anche le facili speculazioni della minoranza: “Il bastimento allestito dal Presidentissimo per vincere le elezioni naviga in acque sempre più agitate e, come se non bastasse la falla aperta dalle dimissioni dell’ex Assessore dei Trasporti (negati), se ne apre un’altra ben più consistente – si legge nel post odierno della consigliera Desirè Manca -. L’Assessora al Lavoro On. Alessandra Zedda ha gettato la spugna aprendo di fatto uno squarcio difficilmente sanabile, un allontanamento dal Presidentissimo e dalle di lui politiche che non può essere privo di conseguenze nel medio/lungo periodo”.

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