Gioventù, Riccardo Magi: “Equità per i giovani in Costituzione”.

Le migliori idee della politica vengono quando si è all’opposizione. A rimarcare l’assioma della sempre più inutile politica dei partiti, è stato l’esponente di +Europa, Riccardo Magi, per il quale è improrogabile l’inserimento dell’equità generazione in Costituzione.

“Il governo Meloni – ha dichairato Magi – ancora una volta fa false promesse ai giovani. Il ministro Andrea Abodi, durante la presentazione del rapporto di Luiss e Fondazione Visentini, secondo cui il divario generazionale continua a essere un’emergenza, ha annunciato un ‘decreto giovani’ che già dal titolo sa di vecchio. Nessun processo alle intenzioni ma il Governo ha già dimostrato nella legge di Bilancio di non impegnarsi abbastanza per sostenere le nuove generazioni, dedicando loro solo il 5% delle risorse complessive. Quello che +Europa chiede – prosegue – è l’inserimento dell’equità generazionale in Costituzione: nessuna legge dovrà più essere fatta a debito da scaricare sulle ragazze e i ragazzi che vorrebbero lavorare e avere un futuro nel nostro Paese”.

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Uno statement anch’esso vetusto, dove mancano i minimi riferimenti alla co-programmazione degli intereventi per i giovani, alla mobilità internazionale, limitandosi ai soliti (nonché non quantificati) “investimenti strutturali nel sistema scolastico, universitario e della ricerca” e, infine, senza alcuna stigmatizzazione verso l’attuale gestione del Fondo Nazionale per le Politiche giovanili, la cui spesa è ancora oggi eufemisticamente parlando, decisamente autoreferenziale.

Insomma, da +Europa, sembrerebbe, non ci si possa aspettare di più sul tema gioventù.

foto www.facebook.com/RiccardoMagiRadicali/