Gioventù e Lavoro, Pasquale Tridico: “I giovani sono diventati un costo sociale”.
“L’Italia, nel 1951, poteva contare su una popolazione giovanile da 0 a 29 anni che rappresentava il 51,6%. Oggi e’ il 28,8%. Lo stesso Draghi, allora presidente della Bce, nel 2016 diceva che questo gap avrebbe creato una generazione perduta, ovvero una lost generation”. Questo il commento del Presidente dell’INPS, Pasquale Tridico, condiviso in esclusiva nel corso del webinar “I fattori di competitivita’ delle imprese su cui investire” promosso dall’Osservatorio economico e sociale “Riparte l’Italia”.
“Se poi questi giovani non riescono a trovare occupazione – prosegue Tridico – hanno una scarsa o nulla partecipazione sociale e da una risorsa sprecata diventano anche un costo sociale. Una doppia beffa”.
Nulla di nuovo in un Paese sempre meno attento alle politiche giovanili, nonostante si stia registrando un crescente “revival sui giovani” animato dalle vuote e inconsistenti dichiarazioni dei numerosi – purtroppo – esponenti politici di questa Legislatura nazionale, incentivati, con molta probabilità, dalla potenziale speculazione sulle risorse dedicate ai giovani nel Pnrr. Interventi per niente innovativi, come dimostrato dalla ricorrente difesa di uno dei programmi più fallimentari (e costosi) per i giovani italiani: il programma Garanzia Giovani.