Giovani, Mario Draghi ai “quasi” saluti finali: “Richieste mutui under36 +54%”.

Nel suo ultimo intervento al Meeting di Rimini, ieri il premier Mario Draghi ha condiviso i risultati ottenuti per i giovani italiani nel corso dell’ultima esperienza di Governo. Una narrazione, per certi versi, capace di suscitare rabbia per la decisione di mettere fine “all’Esecutivo di unità nazionale” da parte di alcune forze politiche, prime fra tutte Movimento 5 Stelle (senza Gigino ‘a Cartelletta), mentre, riflettendo sul merito degli interventi per i giovani contenuti nel Pnrr – fortemente difeso dallo stesso Draghi -, non può che lasciare interdetti il discorso del Premier.

Una costruzione – il Pnrr per i giovani – poco coerente con le principali problematiche collegate alla questione giovanile italiana, sulla quale non può che rimanere il dubbio sulle cause che hanno portato a una tale (quanto vetusta) programmazione degli interventi. Sarà stato il gap di innovazione in materia di politiche giovanili o bisognerebbe indagare maggiormente sulla considerazione del Premier Draghi (e dei suoi collaboratori) verso il settore giovanile italiano?

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Difficile dare una risposta netta vista la totale assenza di inclusività e dialogo che ha accompagnato la stesura del “piano di ripresa e resilienza nazionale”. Qualcuno, dalle parti dell’autocelebrativo Governo Draghi, ha mai chiesto ai giovani italiani un parere sugli interventi inseriti nel Pnrr? Da parte degli organi consultivi per le politiche giovanili si è mai alzata alcuna opposizione critica verso tali interventi? Decisamente no guardando le poche audizioni – anche in sede parlamentare – degli inutili (ma solo per la qualità espressa fino ad oggi) organi consultivi per i giovani italiani.

Mario Draghi, foto licenza CC-BY-NC-SA 3.0 IT
Mario Draghi, foto licenza CC-BY-NC-SA 3.0 IT

Come rilevato negli interventi dei vari leader politici anche il discorso del presidente Draghi, durante il Meeting di Rimini, non ha aggiunto nulla di nuovo se non la solita ‘vuota fuffa’ circa i valori e sull’impegno dei giovani: ” Voi vivete la politica come ideali da condividere, impegno sociale per la loro affermazione e, soprattutto, la testimonianza di una vita coerente con questi ideali. Voi insieme riflettete, combattete, sperate, costruite. Ecco perché questo vostro entusiasmo oggi e questa accoglienza mi colpiscono molto: voi siete la speranza della politica”.

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“Il governo – parlando sempre con riferimento all’azione di Governo verso i giovani – crede nell’importanza di sostenere i più deboli e i più giovani. Queste idee hanno ispirato la nostra azione. Il mercato del lavoro italiano continua però a essere caratterizzato da stipendi bassi e precarietà diffusa, soprattutto tra i giovani. Abbiamo consentito a decine di migliaia di giovani con meno di 36 anni di acquistare una casa con tasse ridotte e mutui garantiti dallo stato. Nella seconda metà dello scorso anno, le richieste di mutuo degli under36 sono cresciute del 54% rispetto a un anno prima. Questa è stata la nostra agenda sociale: crescita, occupazione, dare agli anziani dignità nella vecchiaia, ai giovani fiducia e mezzi per raggiungere i propri obiettivi”.

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Missione non proprio riuscita “Super Mario”.