Giovani, Luca Zaia: “Miriamo a una occupazione di qualità”. Neet al 13,1%.

“Siamo ai minimi storici di disoccupazione in Veneto? Non ci accontentiamo, guardiamo avanti e puntiamo ancora più in alto l’asticella. Sono convinto che, oggi più che mai, sia necessario cambiare alcuni modelli lavorativi e serve farlo a partire dai giovani. Molti imprenditori mi raccontano che, soprattutto dopo la pandemia, i ragazzi in cerca di occupazione sono interessati sempre più ad aspetti legati alla qualità del lavoro e di vita, più che a retribuzione e posizione. Questo non vuol dire meno lavoro, ma ricerca di nuovi strumenti per dare attrattività e innovazione alle metodologie produttive”.

A dirlo il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, intervenuto recentemente per fare il punto sullo stato dell’arte in materia di politiche del lavoro: “In molti settori ci sono più posti di lavoro di quante persone siano disponibili a occuparli. Nel 2022 l’Istat indica che il tasso di occupazione nella nostra regione ha raggiunto quota 72,9 per cento, in crescita dello 0,3 per cento rispetto al 2021. In alcuni settori, come nel turismo, nella ristorazione e nel commercio, c’è la caccia ad accaparrarsi lavoratori qualificati. Leggo di imprese che chiudono perché non trovano personale. Da un lato abbiamo questa situazione, dall’altro abbiamo una fascia di persone che ancora non riusciamo a raggiungere con le tante misure che mettiamo in campo con politiche del lavoro che sono sempre più a misura di persona”.

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Nonostante i dati positivi dell’occupazione, infatti, la Regione punta a ridurre la quota di disoccupati. I dati di Veneto Lavoro indicano che, a fine 2022, i disoccupati sono 323.400, dei quali 34.600 inoccupati, e sono in prevalenza donne (187.800 sul totale pari al 58 per cento). Per quanto concerne i NEET, giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano, non lavorano e non cercano occupazione, secondo gli ultimi dati Istat relativi al 2022, nella nostra regione sono pari al 13,1 per cento ossia circa 94.000 giovani.

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