Giovani: lo smartphone concorre alla “disregolazione emotiva”.

Nulla di nuovo. Dall’Asl Roma 1 arriva l’ennesima conferma, se mai ce ne fosse bisogno, della pericolosità dell’utilizzo smodato deggli smartphone prima della pubertà. Dispositivi che determinerebbero, secondo lo psichiatra Giuseppe Tucci, intervenuto nel corso dei lavori della Commissione parlamentare per l’adolescenza, la ‘disregolazione emotiva’ nei ragazzi e i disturbi che ne derivano, a partire dall’autolesionismo e fino ad arrivare al suicidio. Problematiche ormai endemiche in tutta l’Europa, basta pensare all’immagine dei giovani che siedono insieme in un locale e che comunicano con i cellulari. Insomma, si vive in una Ue dove i giovani sono sempre più disadattati.

Serve, quindi, tutelare meglio i più piccoli, sensibilizzandoli sui rischi che corrono comunicando, quasi esclusivamente, in forma digitale. Un messaggio, in sintesi, specialmente per i tanti genitori italiani che di fatto parcheggiano i propri figli/e fin dall’infanzia di fronte a uno schermo, abdicando ai propri doveri.

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In cinque anni, è stato detto nel corso dell’audizione alla camera, sono raddoppiati i ricoveri di minori per autolesionismo o per anoressia grave e aumentati dell’80 per cento quelli per “situazioni psichiatriche” causate dall’abuso di sostanze, soprattutto cocaina, cannabis e alcol.

A innescare tali comportamenti, dunque, ci sarebbe proprio il disturbo di “disregolazione emotivo affettiva”, cioè la difficoltà o l’incapacità di regolare le proprie emozioni e i propri affetti, che, rivolta verso l’esterno, è caratterizzata dall’uso di sostanze, dalla violenza anche digitale.

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