Giovani, l’inerzia della maggioranza Todde si fa sentire.

“In Sardegna, la carenza di strumenti informativi istituzionali per i giovani è colmata da una testata giornalistica privata, Sardegnagol”. A rimarcarlo (se mai ce ne fosse bisogno) il Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio Civile Universale nella propria pagina web del sito ministeriale.

Nulla di nuovo, non facciamo questo lavoro quotidianamente per appuntarci nessuna medaglia – come invece fanno, per nulla peraltro, ogni giorno i nostri, ahinoi, sgangherati rappresentanti del Consiglio e della Giunta regionale -, ma semplicemente per sostenere lo spirito critico dei lettori e, soprattutto, denunciare l’assenza di politiche e azioni per i giovani in Sardegna.

Un tema, la questione giovanile, che interessa ben poco in quella che è da considerarsi sempre di più come una mera “espressione geografica”, come ricorda l’attività del Legislatore sardo (fermo alla legge 11 del 15 aprile 1999, tra l’altro mai attuata) e della Giunta regionale che – anche nel caso di quella guidata da Alessandra Todde – non riesce ad andare oltre le “delibere ad hoc” e staccare qualche affidamento diretto qua e là senza la minima visione e programmazione strategica. Sicuramente qualcuno/a sarà contento: meno i giovani sardi.

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Ma, andando oltre gli interessi privatistici (che fine avrà fatto il famoso “cambio di passo” tanto annunciato dalla presidente nuorese), continuano a mancare strategie e azioni, anche quelle più basilari come quelle legate alla comunicazione. Sono spariti (anche se per la verità non sono mai serviti a nulla), i portali regionali dedicati ai giovani, mentre quelli ancora in vita si caratterizzano per una certa “miseria informativa” tanto cara ai promotori della bassa politica e dello scarso servizio pubblico. Perchè informare i giovani sardi? Lasciamoli smanettare acriticamente sui social!

Nel frattempo, la presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, va in giro per le scuole dell’Isola a “parlare di cose” e di “modello vincente della Sardegna” (si vede guardando anche al conflittuale rapporto con gli alleati di Governo) ma, nella realtà, lontano dagli incontri protetti e privi di contraddittorio tra le mura scolastiche, per i giovani sardi continuano le iniziative estemporanee, di scarso impatto (quando va bene) e calate dall’alto, senza il minimo slancio sinergico.

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A ricordarlo, per esempio, il rifinanziamento dell’inutile progetto partorito nella Legislatura di Christian Solinas, Giovani VISPI (supportato anche nell’ultima variazione di bilancio con 1,4 milioni di euro dal “Governo dei migliori”) e la riproposizione da parte dell’attuale Giunta dello stesso modus operandi dell’Esecutivo precedente, assolutamente poco interessato alle sinergie con i giovani (ricordiamolo i beneficiari degli interventi) e con le organizzazioni giovanili qualificate del territorio, per ragionare sulla gestione delle risorse del Fondo nazionale per le Politiche giovanili, finite invece per finanziare (anche quest’anno) l’ennesima iniziativa calata dall’alto, Start: Giovani e impresa.

Insomma, di innovazione e di cambio di passo c’è veramente poco! Presidente Todde, dopo oltre 9 mesi sarebbe meglio spendere i propri fine settimana altrove al posto di andare nelle scuole a raccontare “fanfaluche”.

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