Giovani, le panzanate del “non più” Cavaliere.

“Verremo incontro con la totale detassazione e decontribuzione per i primi anni a chi assumerà un giovane a tempo indeterminato. A questi ragazzi naturalmente vanno offerti stipendi decorosi, anche per apprendistati e praticantato”. Lo ha dichiarato il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi nel corso di un appuntamento elettorale di Forza Italia a Vietri sul Mare, dimenticandosi, forse, degli attuali incentivi per l’occupazione dei giovani italiani, a partire da “Decontribuzione Sud“. Strumento, quest’ultimo, in attesa di autorizzazione della proroga al 31 dicembre 2029 da parte della Commissione Europea.

Ma, come ampiamente risaputo, i toni da perenne televendita dell’ex Cavaliere, non sono una novità: “Bisogna venire incontro ai più deboli, come per esempio potremo fare con l’aumento delle pensioni per tutti, non solo ai disabili, a mille euro per tredici mensilità, e anche alle nostre nonne e mamme che hanno diritto di passare una vecchiaia serena e dignitosa”. Insomma, dentiere per tutti/e…

LEGGI ANCHE:  LGBTQI, Alex Saliba: "I Giovani sono i più vulnerabili".

Ma a tradire le intenzioni del partito per i giovani italiani, oltre a quanto già registrato nei precedenti governi Berlusconi, scende in campo anche lo striminzito programma elettorale di Forza Italia per la “migliore gioventù italiana”. In breve qualche accenno alla “tutela del lavoro delle giovani madri” – senza peraltro spiegare come, dove e perché -, alle “agevolazioni per l’accesso al mutuo per l’acquisto della prima casa per le giovani coppie” (qualcuno deve essere stato un po’ distratto negli ultimi tempi dalle parti del partito di Arcore), agli “incentivi all’imprenditoria femminile e giovanile, in particolare nelle aree depresse” (anche qui senza entrare nel merito dell’intervento).

LEGGI ANCHE:  Scuola, Conficoni: "No imposizione velo, serve integrazione".

Un programma da 6 meno (volendo essere buoni) che riporta anche l’intenzione di “rifinanziare la misura “Più Impresa” a favore dei giovani agricoltori e dell’imprenditoria femminile”. Sul come e con quali risorse non è dato però saperlo. Una genericità – tipica della politica inconsistente – che prosegue anche con gli ultimi punti del programma forzista per i giovani italiani a partire dalla “valorizzazione e promozione delle scuole tecniche professionali volte all’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro”, fino ad arrivare al “potenziamento degli strumenti di finanziamento per esperienze formative e lavorative all’estero per giovani diplomati e laureati” (ma qualcuno dalle parti di Forza Italia li conosce i programmi europei per i giovani che già finanziano tali interventi? Che cosa fanno gli eurodeputati del PPE eletti tra le fila di Forza Italia?).

LEGGI ANCHE:  UE, ONU e società civile discutono del ruolo dei giovani nella difesa dei diritti umani.

Dulcis in fundo l’immancabile promessa elettorale per il “supporto all’imprenditoria giovanile, incentivi alla creazione di start up tecnologiche e a valenza sociale”. Interessante questo ultimo punto alla luce della mai pervenuta proposta legislativa per sostenere l’imprenditorialità giovanile per i ragazzi/e privi di risorse proprie e garanti.

foto Sardegnagol, riproduzione riservata