Giovani italiani sempre meno competitivi, Nicola Gratteri: “Investire nell’istruzione”.

Le restrizioni dovute all’emergenza Covid-19 e la sempre più crescente dipendenza da internet senza alcun filtro, rappresenterebbero alcuni dei principali problemi per i giovani italiani, secondo il procuratore capo della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri: “Bisogna investire nell’istruzione e convincere i giovani che con smartphone e tablet sempre sotto il naso non si va lontano”.

Nel corso della presentazione del suo ultimo libro “Non chiamateli eroi”, Gratteri ha ricordato l’esigenza di aumentare la permanenza dei giovani in classe per rispondere alla sempre più incerta preparazione degli studenti italiani: “Avremo una generazione di giovani rovinati dopo un anno e mezzo di lockdown e questo vuol dire avere giovani che non sono competitivi con i giovani degli altri Paesi europei”. Una proposta di buon senso seguita dall’invito del procuratore capo a ridurre l’utilizzo dei social media e a sostenere il pensiero critico tra i giovani: “La lingua non è quella che si usa su Whatsapp – ha ricordato Gratteri -. Invitiamo i ragazzi a parlare e scrivere in italiano. Perché vedo molta ignoranza oggi”.

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