Giovani imprese high-tech sarde all’ambasciata italiana a Londra.

Sardegna come terra di innovazione e di opportunità di investimento. Ne ha parlato questa mattina il presidente della Regione Francesco Pigliaru, nella sede all’Ambasciata italiana a Londra, alla comunità finanziaria interessata ad approfondire le opportunità offerte dalla nostra isola con particolare attenzione al settore delle nuove tecnologie. La giornata di lavori, alla quale ha preso parte l’ambasciatore italiano a Londra Raffaele Trombetta, è stato il momento centrale dell’iniziativa “Sardinia Land of Innovation”, finanziata e organizzata dall’Assessorato dell’Industria, in collaborazione con ICE-Agenzia, per favorire ulteriormente l’internazionalizzazione delle imprese sarde.

Presente all’incontro in Ambasciata anche l’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras che ieri insieme al presidente Pigliaru ha partecipato all’iniziativa di TechItalia dedicata alla presentazione di imprese innovative sarde.
Iniziata lunedì scorso e in programma sino a domani, “Sardinia Land of Innovation” è una delle attività previste all’interno del Programma Triennale per l’Internazionalizzazione e presenta il sistema Sardegna, con alcune delle eccellenze del settore ICT, agli investitori britannici.

“Crediamo molto nel potenziale delle nostre imprese innovative e continuiamo a sostenere le start up aiutandole ad aprirsi al mondo”, ha detto Francesco Pigliaru, ricordando che in questi anni oltre 200 imprese, dall’agroalimentare all’ICT, hanno risposto alle iniziative della Regione per puntare ai mercati esteri. “I dati sull’export continuano a dare segnali positivi e ci incoraggiano ad andare avanti in questa direzione – ha sottolineato – significa che il Sistema Sardegna sta dimostrando di saper fare rete e di avere grandi potenzialità anche oltre i confini nazionali”. In particolare nell’ICT il Presidente ha ricordato come la Sardegna si collochi “storicamente all’avanguardia in questo settore”, e quale sia il ruolo cruciale giocato dalle nuove tecnologie sul fronte dell’insularità: “Questo genere di aziende produce beni che non soffrono degli svantaggi dati dall’essere su un’isola, perché nell’ambito digitale le barriere geografiche smettono di esistere. Noi facciamo la nostra parte nell’accompagnare questo percorso, ma abbiamo bisogno anche di investimenti privati – ha proseguito il presidente Pigliaru – e siamo qui per aiutare le imprese a trovarli. Occasioni come questa sono preziose per far conoscere la Sardegna nel suo aspetto meno tradizionale, come luogo di innovazione, ricerca, tecnologia”. Al centro dell’attenzione dei lavori in Ambasciata sono stati i progetti ARIA, AVIO e SAR-GRAV, a sostegno dei quali la Regione è intervenuta in questi ultimi anni “e che con adeguate partnership pubbliche e private a livello internazionale – ha specificato Francesco Pigliaru – siamo convinti che possano offrire concrete e importanti opportunità di sviluppo industriale e commerciale. Se il sistema produttivo regionale saprà trasformare i risultati della ricerca scientifica in prodotti e servizi innovativi potrà certamente assumere un ruolo strategico nel processo di sviluppo economico”.

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I grandi progetti ARIA, AVIO e SAR-GRAV individuati all’interno del Sistema Sardegna quali promettenti motori di sviluppo dell’economia e stimoli per imprese, centri di ricerca ed università hanno tutti forti componenti di ricerca e grosse potenzialità per passare alla fase industriale e commerciale.

Gaia De Donato dell’Assessorato dell’Industria ha presentato il progetto Aria, inaugurato la scorsa settimana nella sede della Carbosulcis a Nuraxi Figus con il presidente dell’INFN Fernando Ferroni, finalizzato alla distillazione dell’Argon e produzione di isotopi purissimi, attraverso una torre di 300 metri calata nel pozzo della miniera di Monte Sinni.
L’ingegnere Andrea Preve Ceo dello SpaceLab, ha illustrato lo Space Propulsion Test Facility Project e il rettore dell’università di Sassari, Massimo Carpinelli, ha invece introdotto il progetto SAR-GRAV, legato a un primo modulo per l’infrastruttura del telescopio Einstein.

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E’ entrata poi nel merito di ‘Sardinia Land of Innovation’ l’assessora dell’Industria Maria Grazia Piras: “Abbiamo studiato questa misura per far conoscere ulteriormente al mercato britannico le potenzialità offerte dalle imprese innovative sarde, in particolare nelle filiere strategiche dell’ICT, turismo, reti intelligenti per la gestione efficiente dell’energia, biomedicina, aerospazio e innovazione finanziaria. Grazie a questa missione, le aziende sarde potranno verificare, sul mercato britannico, l’appetibilità della propria offerta, l’opportunità di avviare un’impresa nel Regno Unito e la possibilità di trovare investitori. Inoltre – prosegue Piras – favoriamo in tal modo l’avvio di imprese in Sardegna da parte di aziende britanniche. Siamo la terza regione in Italia per investimenti nel sostegno alle aziende che puntano all’export. E i dati ci stimolano a proseguire su questa strada”.

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Al termine della mattinata, le 11 startup sarde – Art Backers, Green Share, Cube Controls, Intendi me, Almy Test, Entando, Bautiful Box, Playcar, Virtuoso, Sud Legno e Oppex – hanno presentato il loro progetto imprenditoriale.

Foto Regione Sardegna.

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