Giovani, Fabio Rampelli: “Ai ragazzi chiediamo di resistere al post-umano”.

“Alle istituzioni spetta il compito di costruire le migliori condizioni possibili per dare un futuro ai giovani, ma è ai giovani stessi che chiediamo di resistere all’aggressione di modelli sbagliati, all’avvento del post-umano, alla ‘cultura’ dell’immediato e dell’effimero. Tenete vive le relazioni amicali, pensate, ascoltate, studiate, divertitevi, amatevi e vivete realmente. Tutto ciò richiede impegno e tempo, ma è un tempo benedetto”.

Così il Vicepresidente della Camera Fabio Rampelli all’evento “Giovani, tra famiglia e formazione: progettare prospettive di futuro – Esperti e rappresentanti delle istituzioni a confronto con i giovani”, tenutosi nella Sala della Regina.

“Il divario tra adulti e giovani è un tema antico, anche se oggi appare più che mai incolmabile. La differenza tra oggi e ieri sta nei profondi cambiamenti che, soprattutto gli ultimi anni, si sono realizzati: la globalizzazione, le rivoluzioni social, gli smartphone, la pandemia e le sue pesanti conseguenze, che hanno prodotto difficoltà di relazioni sociali spesso tradotte in incomunicabilità. Nel passaggio di testimone tra generazioni dobbiamo sforzarci tutti di adattarci ai cambiamenti ma restando fedeli alla civiltà di cui siamo emanazione”.

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Magari se dalle parti dell’Esecutivo Meloni si procedesse, giusto per fare un esempio, a modificare il decreto per la spesa delle risorse del Fondo Nazionale per le Politiche giovanili, si darebbe una maggiore prova di voler modificare il pessimo paradigma delle politiche giovanili italiano, andando così oltre le dichiarazioni autoreferenziali o incentrate “sulla buona volontà” degli esponenti della maggioranza.

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