Giovani e Politiche 2022, Renzi su TikTok: “Non ho raccontato barzellette”.
Dopo decenni di snobbismo istituzionale, i leader politici, alle prese con l’ansia da prestazione elettorale, sono sbarcati su TikTok, la famosa piattaforma social cinese lanciata nel 2016, nella speranza di “intortare” con proposte scarsamente informative, la platea dei giovani elettori/trici italiani/e.
Dalle camminate in t-shirt per parlare di “scemenze generazionali” fino ad arrivare alle barzellette, i giovani italiani hanno avuto decisamente una occasione privilegiata per testare il livello dei prossimi rappresentanti delle principali istituzioni del Paese. Una passerella istituzionale (che durerà fortunatamente fino al 24 settembre per via del silenzio elettorale), che non ha mancato di generare l’ennesima polemica da spogliatoio, come ricordato dall’intervento del Leader di Italia Viva Matteo Renzi contro le “barzellette” di Berlusconi: “Ho pubblicato questo video su TikTok. Molti ci hanno preso in giro perché, nello stesso momento noi, il Pd e Berlusconi siamo sbarcati su questa piattaforma dedicata ai giovani. Potremmo dire che è la prima e unica cosa su cui ci siamo trovati d’accordo in campagna elettorale. Ma, scherzi a parte, credo sia importante parlare il linguaggio dei più giovani, purché si affrontino questioni serie. Non sono andato su TikTok per raccontare barzellette, ma per parlare di cultura, diritti civili, reddito di cittadinanza, lavoro. Ieri ho parlato della 18App, oggi di unioni civili. Parlare con i ragazzi prendendoli sul serio, secondo me, è un modo giusto di fare campagna elettorale sui contenuti“.
Perché allora sono stati dimenticati nel corso dell’esperienza di Governo Renzi?