Giovani: 50 milioni per le aree più disagiate d’Italia.

Con una dotazione finanziaria di 50 milioni di euro in 15 aree d’Italia, caratterizzate da disagio giovanile, povertà educativa e criminalità, si avvia il progetto delle Comunità educanti promosso dal Comitato di indirizzo strategico del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, insediato alla Presidenza del Consiglio dei ministri.

Progetti, ha ricordato Maria Teresa Bellucci che “avranno una durata triennale” a partire dal 2025 e, ancora, spazieranno “dalle comunità per i giovani ai servizi di supporto psicologico e accompagnamento pedagogico-educativo”.

Le regioni critiche individuate, fanno sapere dalla Presidenza del Consiglio, saranno 11, le cosiddette ‘Caivano d’Italia’, luoghi e territori in cui lo Stato ha arretrato: Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Lazio, Campania, Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna.

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Con il progetto Comunità educanti si lavorerà per la realizzare centri territoriali rivolti ai bambini di età compresa tra 3 e 14 anni, e alle loro famiglie, per il supporto e il sostegno socioeducativo extrascolastico; per dare a bambini e giovani di realtà difficili accesso a opportunità culturali, artistiche e sportive; sviluppare interventi a sostegno dei genitori particolarmente fragili; favorire il protagonismo giovanile attraverso la realizzazione di spazi di aggregazione e l`educativa di strada; contribuire ad una progettazione integrata per favorire il reinserimento sociale;

“Oggi si apre una sfida, si fa un decisivo passo avanti grazie all’esperienza che il Fondo dal 2016 ha fatto. In un cantiere enorme, che già coinvolge 500mila tra bambini e ragazzi, quasi 8mila organizzazioni e 750 partnenariati, questa esperienza va in una direzione che il governo oggi raccoglie con maggiore forza”, ricorda Marco Rossi Doria, presidente impresa sociale “Con i Bambini”, ente attuatore del progetto.

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