Giorno del Ricordo, Pierpaolo Roberti: “Revocare la massima onorificenza consegnata dalla Repubblica Italiana a Tito”.
“Sulle tragedie delle foibe e dell’esodo è doveroso che ci sia il Giorno del Ricordo ma è opportuno che se ne parli sempre, anche perché se è vero che oggi il fenomeno è ampiamente conosciuto, ugualmente i sondaggi confermano l’esistenza di una fetta non piccolissima della popolazione italiana che in qualche modo giustifica ciò che accadde o lo riduce a vendette e regolamenti di conti o addirittura lo nega”.
È la riflessione portata dall’assessore regionale alle Autonomie locali Pierpaolo Roberti all’incontro organizzato oggi a Trieste dall’Unione degli Istriani per presentare la ripubblicazione in edizione arricchita del libro di Roberto Menia “10 febbraio dalle foibe all’esodo” e il concorso “Il pianeta degli scrittori”, appoggiato alla piattaforma Kepown, di cui il quotidiano Libero, che da febbraio dedica due pagine al giorno ai temi del Ricordo, è partner.
All’evento, introdotto dal presidente dell’Unione degli Istriani Massimiliano Lacota, sono intervenuti Roberto Menia e il condirettore di Libero Pietro Senaldi, presenti anche l’assessore regionale al Lavoro e alla Famiglia Alessia Rosolen e il vicesindaco Serena Tonel.
Nel corso dell’incontro è stata poi commentato l’atto vandalico alla stele che a Udine ricorda Norma Cossetto: “Se pensiamo all’ignobile abbattimento avvenuto oggi a Udine all’insegna che ricorda questa nobilissima martire – ha sostenuto Roberti -, capiamo quanto ci sia ancora da fare per diffondere la conoscenza storica che dietro a lutti e terribili violenze c’era il disegno politico, preciso e sanguinario, di Tito di costruire il suo impero e la grande Jugoslavia. Sono lodevoli quindi le richieste riportate dalle cronache odierne di togliere tutte le
intitolazioni toponomastiche dedicate in Italia e altrove al dittatore, ma ancor prima – ha affermato l’assessore regionale – andrebbe revocata la massima onorificenza che la Repubblica Italiana aveva attribuito a Tito, la quale è in aperto contrasto con il Giorno del Ricordo”.
Nel corso della presentazione Lacota ha letto alcuni passi del libro di Menia, artefice della legge istitutiva della giornata commemorativa istituita dal parlamento nel 2004, mentre Senaldi si è detto certo che all’iniziativa editoriale presentata oggi seguiranno altre pubblicazioni sul dramma istriano.
Roberti ha evidenziato, infine, “il ruolo avuto dalle associazioni degli esuli, che hanno sempre tenuta desta
l’attenzione sulle tragedie del secondo dopoguerra anche quando le istituzioni, per comodo od opportunità politica, avevano continuato a tacere”.