Giorno del Ricordo, Callari: “Non deve essere divisivo”.
“Il Giorno del Ricordo non deve essere divisivo soprattutto in questo territorio. Fra due anni, con l’importante appuntamento che abbiamo davanti con Nova Gorica Gorizia Capitale europea della cultura 2025, tutti dovranno avere fatto i conti con la storia perché non conta chi aveva ragione e chi torto ma solo i morti che dobbiamo onorare da ambo le parti. Solo così potremo dare un grande messaggio all’Europa, quanto mai necessario in momenti come questi. Dobbiamo dare un segnale di riappacificazione nazionale partendo da questi morti che vanno onorati tutti insieme”.
Lo ha detto l’assessore regionale al Patrimonio, Demanio, Servizi generali e sistemi informativi, Sebastiano Callari, oggi nella sede della Prefettura a Gorizia, durante la cerimonia di consegna della medaglia commemorativa e del diploma celebrativo ad Aristide Fedon, ritirati dal nipote Alessandro Fedon, in riconoscimento del sacrifico offerto alla Patria.
La cerimonia si inserisce nel Giorno del Ricordo istituito con la legge del 2004 in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata, delle vicende del confine orientale.
Aristide Fedon, nato a Fiumicello e funzionario del Comune di Gorizia, nel 1945 fu catturato da partigiani jugoslavi e da quel momento non si ebbero più sue notizie.
Callari ha infine ricordato il messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Non bisogna più avere paura della verità”.