Giornata internazionale contro l’omotransfobia, la dichiarazione dell’Alto rappresentante Josep Borrell: “L’UE promuove l’uguaglianza in tutti gli ambiti della vita”.
Tutti nascono liberi e uguali in termini di dignità e diritti. In occasione della giornata internazionale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia (IDAHOBIT), l’Unione europea, attraverso l’Alto rappresentante Josep Borrell, ha ribadito il suo fermo impegno a rispettare, proteggere e promuovere il pieno ed equo esercizio dei diritti umani da parte di lesbiche, gay, bisessuali, transgender e intersessuali (LGBTI).
“In tutto il mondo – ricorda Borrell – le persone continuano a essere vittime quotidianamente di violenza, esclusione e discriminazione a causa dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere, reali o percepiti, o delle loro caratteristiche sessuali. L’UE continua a essere particolarmente inquieta per il fatto che in 69 paesi le relazioni consensuali tra persone dello stesso sesso si configurano come reato e che in 11 di tali paesi l’omosessualità è ancora passibile di pena capitale”.
Pericoli per l’incolumità delle persone aumentati con la pandemia di Covid-19, nel corso della quale si sono registrati i più alti livelli di violenza e discriminazione nei confronti delle persone LGBTI, anche per quanto riguarda la violenza domestica, l’incitamento all’odio online e offline e i reati generati dall’odio. Inoltre, la pandemia ha comportato una riduzione dello spazio civico e un aumento degli arresti arbitrari, degli attacchi fisici e dei traumi psicologici per i difensori dei diritti umani che tutelano i diritti delle persone LGBTQI+.
Tutti atti riconosciuti come inaccettabili dall’UE: “L’UE – ha proseguito l’Alto rappresentante – interviene a livello globale per prevenire e denunciare tutte le forme di discriminazione nei confronti delle persone LGBTQI+, compresa la violenza omofobica, bifobica e transfobica, promuovendo nel contempo il loro accesso a pari opportunità in tutti gli ambiti della vita. È importante combattere in tutto il mondo le leggi, le politiche e le pratiche discriminatorie, compresa la criminalizzazione delle relazioni consensuali tra persone dello stesso sesso. Tali pratiche espongono inoltre le persone LGBTQI+ in modo sproporzionato alla disoccupazione, all’esclusione sociale e alla povertà. L’UE – ha aggiunto Borrell – continuerà a essere in prima linea negli sforzi volti a garantire il pieno ed equo esercizio dei diritti umani da parte delle persone LGBTQI+. Attraverso il suo rinnovato quadro strategico interno ed esterno, in particolare il piano d’azione dell’UE per i diritti umani e la democrazia (2020-2024) e la strategia per l’uguaglianza LGBTIQ 2020-2025 (la prima in assoluto della Commissione europea), l’UE promuove l’uguaglianza in tutti gli ambiti della vita, sia all’interno che all’esterno dell’UE”.
Nel corso del suo intervento l’Alto rappresentante ha ricordato che in linea con il tema IDAHOBIT di quest’anno “Together: Resisting, Supporting, Healing!” (Insieme: resistere, sostenere, curare!), l’UE continuerà a lottare contro la discriminazione fondata sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere, sottolineando la situazione di vulnerabilità delle persone LGBTQI+ nel contesto della ripresa dalla crisi Covid-19 e invocando società più eque, inclusive e sostenibili. Si impegnerà, ancora, attraverso il dialogo politico con i paesi partner e continuerà a sostenere le organizzazioni della società civile e i difensori dei diritti umani per la protezione e la promozione del pieno ed equo esercizio dei diritti umani da parte delle persone LGBTI e il rispetto della diversità.
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