Giornata contro la Desertificazione. Il punto del recordman Max Calderan

Domani ricorre la Giornata mondiale contro la desertificazione, un fenomeno climatico-ambientale, spesso causato o accelerato dalle attività umane, che coinvolge la superficie terrestre portando alla degradazione dei suoli, alla scomparsa della biosfera ed alla trasformazione dell’ambiente naturale in deserto.

Al fine di sensibilizzare i governi, le organizzazioni e gli individui sulla responsabilità collettiva nell’utilizzo sostenibile dell’acqua e di prevenire la desertificazione e la siccità, nel 1995 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, ha scelto il 17 giugno per celebrare la Giornata mondiale contro la desertificazione e la siccità. Lo stesso giorno, nel 1994 veniva adottata a Parigi la Convenzione per la lotta alla desertificazione, “UNCCD – United Nations Convention to Combat Desertification) ratificata da 200 Paesi, con l’obiettivo di mitigare gli effetti della siccità attraverso attività di cooperazione internazionale e accordi di partenariato nei paesi più colpiti, in particolare in Africa.

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Una giornata importante, anticipata oggi dall’intervento di un grande esperto di deserti, il detentore di 14 record mondiali, Max Calderan, entrato nella leggenda delle esplorazioni lo scorso 2 febbraio, dopo aver attraversato in solitaria i 1.100km del deserto di sabbia più grande al mondo: il Quarto Vuoto, il Rub Al Khali in Arabia Saudita, l’ultima frontiera inesplorata della terra. 

Max Calderan“Durante le mie esplorazioni mi chiedo spesso se un giorno tutto il pianeta diventerà un enorme deserto. Un ciclo naturale complesso che si è sviluppato in milioni di anni lo stiamo distruggendo o peggio lo stiamo modificando per soddisfare desideri che durano un giorno invece di valorizzarlo per soddisfare bisogni che devono durare nel tempo. Cercare acqua sul pianeta Marte in contemporanea all’azione quotidiana di inquinamento della stessa diventa il simbolo della incoerenza dell’essere umano: uccidere la Madre che ci ha messo al mondo e che ancora ci nutre” commenta così Max Calderan.

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Quest’anno la Giornata ha per tema “Food-Feed-Fibre” per sensibilizzare sul driver principale della desertificazione e del degrado del territorio: la produzione e il consumo incessanti dell’umanità.

Man mano che la popolazione mondiale aumenta, diventa più ricca e si inurbana sempre di più, c’è una domanda di gran lunga maggiore affinché la terra fornisca cibo, mangimi per animali e fibre per l’abbigliamento. Nel frattempo, la salute e la produttività dei seminativi esistenti sono in calo, aggravate dai cambiamenti climatici.

Per avere abbastanza terra produttiva per soddisfare le richieste circa 10 miliardi di individui al 2050, gli stili di vita devono cambiare e la Giornata della desertificazione e della siccità, deve essere l’occasione per educare le persone su come ridurre il proprio impatto personale.

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