Gianantonio Da Re: “Salvaguardare le tradizioni locali”.

Il patrimonio culturale immateriale include le pratiche sociali che si tramandano di generazione in generazione, strumenti, oggetti, arti dello spettacolo e riti. In un sistema sempre più globalizzato tali tradizioni stanno perdendo il loro valore unico che contraddistingue alcuni borghi e regioni degli Stati membri dell’UE. Questo in sintesi il contenuto dell’interrogazione dell’eurodeputato Gianantonio Da Re, intervenuto per chiedere alla Commissione europea di riferire in merito alle misure dell’UE volte a favorire la trasmissione del patrimonio culturale immateriale fra le generazioni.

Sul rapporto tradizione e gioventù, ieri, ha risposto la Commissaria all’innovazione e le Politiche giovanili Mariya Gabriel: “L’UE dispone di una serie di programmi di finanziamento a sostegno del patrimonio culturale. Alcuni di essi, come Europa creativa ed Erasmus +, sostengono specificamente progetti volti a salvaguardare le competenze nel campo del patrimonio culturale attraverso le generazioni. I progetti recentemente avviati “Innovative and Creative Solutions for Cultural Heritage” (INCREAS) e “Cultural Heritage Actions to Refine Training, Education and Roles”(CHARTER), puntano a sviluppare strategie in materia di competenze e soluzioni didattiche innovative in questo settore. La Commissione – conclude la Commissaria – attribuisce grande importanza alla salvaguardia di tutte le forme di patrimonio culturale, compreso il patrimonio culturale immateriale. Conformemente all’articolo 167 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, l’azione dell’UE si limita tuttavia a incoraggiare la cooperazione tra Stati membri nonché ad appoggiare e ad integrare la loro azione, anche al fine di garantire la conservazione e la salvaguardia del patrimonio culturale di importanza europea”.

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