Parlamento europeo: “Riconsiderare i rapporti con la Turchia”
Per decenni il rapporto tra l’UE e la Turchia è stato molto fruttuoso in molti campi, come il commercio e la cooperazione all’interno della NATO. Recentemente le relazioni si sono raffreddate per le preoccupazioni europee sull’intervento militare turco in Siria, sullo stato di diritto e sul funzionamento della democrazia nel Paese guidato da Recep Tayyip Erdogan, in seguito a diversi episodi antidemocratici, come la chiusura dei media e la carcerazione di molti giornalisti.
Questi sviluppi hanno portato gli eurodeputati a interrogarsi sui rapporti dell’UE con la Turchia. In primo piano i negoziati per l’adesione della Turchia in UE. In molti si chiedono se i nuovi sviluppi politici porteranno o meno alla fine dei negoziati. La Turchia è membro associato della Comunità economica europea dal 1963 e dal 1987 chiede di aderire all’Unione. Il riconoscimento ufficiale come stato candidato all’adesione è, invece, giunto nel 1999, mentre i negoziati veri e propri sono iniziati nel 2005 e i progressi nelle trattative sono stati molti lenti. Ad oggi solo 16 dei 35 capitoli sui singoli temi riguardanti l’adesione sono stati aperti e solo uno è stato chiuso. In seguito al colpo di stato del 15 luglio 2016 i negoziati sono stati di fatto interrotti. In occasione dei fatti successivi al colpo di stato nel mese di novembre 2016 gli eurodeputati hanno adottato una risoluzione per chiedere la sospensione dei negoziati, reiterata, viste le numerose violazioni dei diritti umani in Turchia, con una successiva risoluzione, nel luglio 2017.
Nell’ottobre 2019 la Turchia ha lanciato, come ben noto, l’operazione militare nel nord della Siria per creare una zona cuscinetto tra i due Paesi, dove poter spostare i rifugiati siriani che vivono in Turchia. L’azione è stata condannata dagli eurodeputati durante un dibattito del 23 ottobre, tradottosi successivamente con l’adozione di una risoluzione finalizzata a imporre sanzioni contro l’operazione militare turca.
L’UE al momento ha già un accordo di associazione con la Turchia, che prevede assistenza in campo tecnico e finanziario. Tale accordo, per alcuni eurodeputati particolarmente scettici nei confronti dell’adesione della Turchia all’UE è considerato una valida alternativa all’ingresso formale del Paese nell’Unione.
La complessità del rapporto commerciale UE-Turchia, però, richiede ulteriori sforzi e soluzioni per arrivare ad un accordo diplomatico di lungo periodo, essendo l’Unione Europea il mercato più grande per le esportazioni dalla Turchia e, ancora, poichè il Paese guidato da Recep Tayyip Erdogan è il quinto partner commerciale dell’UE per importazioni ed esportazioni.