Georgia, Ue: “Oltre 400 arresti durante le proteste”.
Per quasi due settimane, parte del popolo georgiano ha protestato contro la decisione della nuova maggioranza al potere del Paese di uscire dall’orbita europea. Scontri di piazza che hanno portato all’arresto di oltre 400 persone.
“Rapporti inquietanti da parte di organizzazioni della società civile e del difensore pubblico della Georgia indicano violenze gravi e intenzionali. Nonostante questi rapporti, finora nessun agente di polizia o membro di gruppi violenti informali è stato ritenuto responsabile”, si legge nella dichiarazione odierna del Servizio europeo per l’Azione Esterna.
Premesse per l’appello al partito di maggioranza, Sogno Georgiano, protagonista della decisione di arrestare il processo di adesione della Georgia all’Unione, contro il quale è possibile l’applicazione di nuove sanzioni che potrebbero essere discusse nel prossimo Consiglio Affari Esteri dell’Ue, in programma il prossimo 16 dicembre: “L’Ue chiede la fine delle diffuse intimidazioni, persecuzioni politiche, torture segnalate e maltrattamenti dei cittadini. I diritti fondamentali, come il diritto alla libertà di riunione pacifica e di espressione, devono essere rispettati e tutelati in linea con la Costituzione della Georgia e gli obblighi internazionali”.
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