Georgia: l’Ue sospende i viaggi per diplomatici e funzionari.

Oggi il Consiglio dell’Ue, in risposta alla “crisi democratica” in Georgia, ha deciso di sospendere parti dell’accordo di facilitazione dei visti UE-Georgia. Misura che potrebbe portare i diplomatici e i funzionari georgiani a non poter viaggiare verso l’UE.

“I diritti fondamentali e i valori democratici – ha dichiarato Tomasz Siemoniak, ministro degli Interni della Polonia – sono principi fondamentali dell’integrazione nell’UE. I funzionari che rappresentano un Paese che calpesta questi valori non dovrebbero beneficiare di un accesso all’UE”. Detto da un rappresentante di un Paese dove è sempre più complicato abortire fa il suo effetto. Ma anche questa è l’Ue dei “doppi standard”.

La decisione, spiegano ancora dal Consiglio, è una reazione all’adozione, lo scorso anno, da parte della Georgia di una “Legge sulla trasparenza dell’influenza straniera” e di un pacchetto legislativo sui “valori della famiglia e la protezione dei minori”. Leggi ritenute dall’Ue una vera e propria minaccia per i diritti fondamentali del popolo georgiano, tra cui la libertà di associazione e di espressione, il diritto alla privacy e il diritto di partecipare agli affari pubblici.

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La proposta è anche una risposta alla violenta repressione da parte delle autorità georgiane contro manifestanti pacifici, politici e media indipendenti, iniziata dopo che il governo ha annunciato, il 28 novembre 2024, di non voler più avviare negoziati con l’UE fino al 2028.

L’accordo di facilitazione del visto sarà sospeso per i membri delle delegazioni ufficiali della Georgia che partecipano a riunioni ufficiali e altri eventi tenuti nel territorio di un Paese dell’UE da organizzazioni intergovernative, membri dei governi e dei parlamenti nazionali e regionali della Georgia, della Corte costituzionale e della Corte suprema della Georgia
e titolari di passaporti diplomatici.

I cittadini georgiani titolari di passaporti ordinari, invece, continueranno a beneficiare dell’esenzione dal visto per l’UE per soggiorni di breve durata.

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