Gabriella Murgia: “Misure urgenti per agricoltura e pesca”.

Cassa integrazione, voucher per chi lavora in agricoltura, una forte campagna di informazione per promuovere i prodotti italiani e locali. E ancora: proroga di tutti i pagamenti, delle procedure contributive e fiscali e degli adempimenti per la formazione, e soprattutto misure di liquidità per le imprese. Sono alcune delle richieste che l’assessore regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, insieme con i colleghi delle altre Regioni, ha rivolto al ministro delle Politiche agricole, Teresa Bellanova, nel corso di una videoconferenza che si è tenuta ieri, martedì 10 marzo. Durante l’incontro sono state rappresentate le preoccupazioni del settore e delle diverse filiere produttive per l’emergenza Coronavirus che sta colpendo il Paese.

“Abbiamo chiesto misure urgenti per attenuare e ridurre al minimo le difficoltà del comparto”, spiega l’esponente della Giunta Solinas, “a cominciare da specifici interventi per le scadenze previdenziali e contributive, anche accelerando i diversi pagamenti spettanti agli agricoltori e ai pescatori e garantendo una congrua anticipazione dei pagamenti dei premi comunitari previsti dalla Pac. In particolare abbiamo sollecitato lo spostamento di alcune scadenze, come quelle per la presentazione delle domande del premio unico prevista per il prossimo 15 maggio, e lo slittamento di altre imminenti scadenze che riguardano il settore vitivinicolo e quelle dell’Ocm dell’ortofrutta e del Programma di sviluppo rurale”.

LEGGI ANCHE:  Vertenza latte, Murgia: “Entro un mese il tavolo ministeriale”

“C’è assoluta necessità – aggiunge l’assessore Murgia – di una proroga nella scadenza prevista per il prossimo 30 giugno dei pagamenti delle misure del Psr a capo e a superficie per non rischiare di incorrere nelle sanzioni comunitarie. Ribadendo l’impegno ad accelerare quanto più possibile questi pagamenti, conoscendo bene le urgenti necessità del comparto, ho quindi chiesto alla ministra Bellanova una forte azione politica presso il Governo e la Commissione europea”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *