Formazione giovani. Ai “limitati” dell’Esecutivo sardo l’Emilia risponde con i corsi di alta formazione.

Mentre in Sardegna si fa passare per “rivoluzionario” lo stanziamento di quei miseri 1,1 milioni di euro per aiutare i poveri giovani sardi a prendersi una patente, in Emilia Romagna si progettano percorsi importanti nel settore cinematografico, in collaborazione con Università, imprese e Istituzioni locali.

Un sostegno, guardando l’impostazione più professionale dell’Esecutivo De Pascale (peraltro insediato recentemente), mirato a formare nuovi giovani attori, registi e manager nel settore cinematografico regionale con uno stanziamento di circa 2 milioni di euro di risorse Fse+ 2021/27 a sostegno di 44 percorsi di alta formazione. “Un’altra dimostrazione che non solo con la cultura si mangia, ma rappresenta anche una straordinaria occasione di arricchimento del tessuto economico del territorio”, spiegano gli assessori regionali alla Cultura, Gessica Allegni, e allo Sviluppo e Formazione, Vincenzo Colla.

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Con una durata che varia dalle 200 alle 800 ore, le iniziative formative emiliane consentiranno di acquisire capacità e conoscenze connesse ai processi tipici di lavoro del settore del cinema e dell’audiovisivo, in tutte le fasi che compongono la filiera industriale e in particolare quelle a elevato contenuto tecnologico. La formazione riguarda diversi ambiti: sceneggiatura, scrittura, tecniche di regia, montaggio e post-produzione, animazione digitale, gli attori sul set cinetelevisivo, i videomaker, la realizzazione di colonne sonore, grazie all’’utilizzo delle più avanzate tecnologie per il cinema e audiovisivo. Il tutto declinato nei vari generi, dalla fiction al documentario, dalle produzioni audiovisive e multimediali per bambini e alla produzione di audiovisivi interattivi.

Di durata più breve (dalle 35 alle 50 ore) e alcuni dei quali in più edizioni, per complessivi 21 percorsi, puntano a sostenere le competenze gestionali, organizzative e manageriali e permettere alle persone di gestire in modo efficace il proprio lavoro e la propria imprenditorialità. Le tematiche riguardano, per fare alcuni esempi, la contabilità e fiscalità di una casa di produzione, la contrattualistica e i diritti d’autore, la gestione del set, la distribuzione del prodotto cinematografico e audiovisivo, etica e creatività del produttore. Una specifica attività, infine, è rivolta alla filiera dei videogiochi.

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In Sardegna, invece, il “sogno” finisce dove la Giunta Todde non riesce ad andare oltre le “patenti per i poveri giovani sardi disoccupati”. La politica, purtroppo, è anche questo. Chi propone politiche di ampio respiro e chi, invece, non riesce a togliersi il vestito d’orbace.