Fondo per la montagna, al via la fase di negoziazione.
Partirà all’inizio dell’anno la fase di negoziazione con le Unioni dei Comuni per procedere all’identificazione dei progetti territoriali che rientrano nello schema di sviluppo delle aree montane e poi con l’attribuzione delle risorse, che verranno assegnate entro il primo semestre del 2023. Con 11 milioni di euro per le zone montane la Sardegna è la regione d’Italia che ha avuto maggiori risorse come contributo al Fondo regionale per la montagna.
Alimentato da trasferimenti statali (derivanti appunto dal fondo nazionale per la montagna) e da risorse regionali, il fondo ha come finalità quella di sostenere gli investimenti per la realizzazione di interventi localizzati esclusivamente in zona classificata come montana. L’elenco dei beneficiari, in attesa della nuova legge nazionale che definirà i nuovi criteri di montanità, sono Comuni montani e parzialmente montani segnalati dall’UNCEM – Unione Nazionale dei Comuni e delle Comunità Montane. I Comuni, una volta assegnate le risorse (la Regione è beneficiaria di un finanziamento pari a 11 milioni e 210mila euro) potranno sviluppare i progetti che dovranno essere realizzati entro tre anni. “Grazie all’impegno e alla costanza nelle interlocuzioni con il Governo – evidenzia ancora l’Assessore Salaris – siamo riusciti a ottenere un risultato straordinario che consentirà alle aree montuose, in particolare a quelle più svantaggiate, di avviare programmi si sviluppo mirati”, ha concluso l’esponente della Giunta Solinas
“Gli incontri con le Unioni dei Comuni verranno calendarizzati subito dopo le festività con l’obiettivo di accelerare le procedure consentendo così ai Comuni di avviare i progetti di sviluppo che interessano i territori”, spiega l’Assessore degli Enti locali, Finanze e Urbanistica, Aldo Salaris. “Le risorse che la Regione ha ottenuto dal Governo – prosegue l’Assessore – vanno a incrementare i programmi regionali di sviluppo economico, sociale, culturale delle zone montane e di tutela dell’ecosistema montano, con priorità per lo sviluppo economico, la promozione dell’occupazione e la tutela ambientale e per la gestione del patrimonio forestale”.