Follia Israele. Attaccato pure il quartier generale dell’UNIFIL a Naqoura.

Nessuno, da parte della “parte democratica” della Comunità internazionale, vuole fermare l’escalation in Medio Oriente innescata negli ultimi 12 mesi da Israele e i risultati, anche oggi, si vedono. I soldati delle Forze di difesa israeliane dell’IDF, infatti, hanno attaccato oggi anche il quartier generale dell’UNIFIL, la Forza di Interposizione in Libano delle Nazioni Unite, a Naqoura.

“Questa mattina – reca la nota dell’UNIFIL – due peacekeeper sono rimasti feriti dopo che un carro armato Merkava dell’IDF ha sparato verso una torre di osservazione presso il quartier generale dell’UNIFIL a Naqoura, colpendola direttamente e facendoli cadere. Le ferite sono fortunatamente, questa volta, non gravi, ma rimangono in ospedale. I soldati dell’IDF hanno anche aperto il fuoco sulla posizione ONU (UNP) 1-31 a Labbouneh, colpendo l’ingresso del bunker dove si erano rifugiati i peacekeeper e danneggiando veicoli e un sistema di comunicazione. Un drone dell’IDF è stato osservato volare all’interno della posizione ONU fino all’ingresso del bunker”.

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Un fatto che non dovrebbe sorprendere vista la striscia di sangue tracciata dal Governo di Benjamin Netanyhau negli ultimi 12 mesi (e nei precedenti lustri). Nazione, Israele, che ha ben dimostrato negli anni la più totale noncuranza delle risoluzioni ONU. Figuriamoci rispettare una forza di interposizione creata proprio dall’Organizzazione delle Nazioni Unite con le risoluzioni 425 e 426 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni il 19 marzo 1978.

“I soldati dell’IDF – prosegue la nota dell’UNIFIL – hanno deliberatamente sparato e disattivato le telecamere di monitoraggio perimetrale della posizione. Hanno anche deliberatamente sparato su UNP 1-32A a Ras Naqoura, danneggiando l’illuminazione e una stazione di trasmissione. Ricordiamo all’IDF e a tutti gli attori i loro obblighi di garantire la sicurezza e la protezione del personale e delle proprietà delle Nazioni Unite e di rispettare l’inviolabilità dei locali delle Nazioni Unite in ogni momento. I peacekeeper dell’UNIFIL sono presenti nel Libano meridionale per supportare un ritorno alla stabilità sotto mandato del Consiglio di sicurezza. Qualsiasi attacco deliberato ai peacekeeper è una grave violazione del diritto internazionale umanitario e della risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza”.

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“E chi se ne” direbbero oggi a Tel Aviv.

foto Army Spc. Trevares Johnson