Flussi di pensionamento 2023-2024: meno pensioni, importi più alti.

L’INPS ha pubblicato i dati dell’Osservatorio sul monitoraggio dei flussi di pensionamento, fornendo un quadro aggiornato sulla situazione previdenziale del nostro Paese. Dati che raccontano una realtà in evoluzione: meno pensioni nel 2024 rispetto al 2023, ma con importi medi mensili leggermente più alti.

Nel 2023 sono state erogate 907.066 nuove pensioni, mentre nel 2024 il numero è sceso a 830.452, segnando un calo significativo. Tuttavia, l’importo medio mensile delle pensioni è aumentato: si è passati da 1.231 euro nel 2023 a 1.246 euro nel 2024.

Tra le pensioni, 254.213 (-2.139 rispetto al 2023) sono quelle di vecchiaia, 215.058 le pensioni anticipate, 52.261 quelle di invalidità (-8.600 dal 2023) e 242.592 le pensioni ai superstiti (-39mila circa rispetto al 2023).

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Il Fondo pensioni lavoratori dipendenti (FPLD) si conferma ad oggi il più rilevante, con 332.487 pensioni nel 2024, seguito dalla Gestione dipendenti pubblici (115.431 pensionati nel 2024), artigiani (82.176), commercianti (71.473), fondi speciali (56.944) e parasubordinati (45.896).

La diminuzione delle pensioni, in particolare, riflette un mercato del lavoro che sta cambiando. Meno lavoratori stanno andando in pensione e gli importi medi più alti indicano una maggiore qualificazione e stabilità contributiva.

Un’Italia, dunque, che invecchia ma che cerca di garantire sostenibilità al sistema pensionistico, in vista delle sfide future legate alla demografia e all’occupazione.