Finanziaria 23-25, CAL Sardegna: “Aumentare fondo unico enti locali”.

Il CAL, l’organismo di rappresentanza del sistema delle autonomie locali del Consiglio regionale della Sardegna, ha elaborato un parere sulla proposta di manovra finanziaria regionale 2023 – 2025.

“Nel suo complesso – si legge nella nota del CAL – per la parte che riguarda gli Enti locali, la proposta appare positiva sull’aspetto degli investimenti in conto capitale ma troppo sbilanciata sulla parte corrente. Se non fosse rivista, secondo l’analisi del CAL, si rischierebbe di mettere in crisi i già fragili bilanci comunali”.

“Nonostante i tempi stretti richiesti dalla legge, la Commissione Finanziaria del Consiglio delle Autonomie Locali, con il supporto tecnico di esperti – spiega la presidente Paola Secci – è riuscita a esaminare e formulare un parere attento, condiviso e con l’intento costruttivo di accelerare l’approvazione della legge Finanziaria. Per quanto attiene la materia degli enti locali e le politiche territoriali (art. 2), abbiamo notato che a fronte dell’aumento delle entrate fiscali stimato dalla Giunta Regionale, non si registra nessun incremento del Fondo Unico degli enti locali. Nel parere chiediamo una correzione dellostanziamento indicato, considerato un fabbisogno non inferiore a 70 milioni di euro indispensabili a garantire maggiori spese di parte corrente per gli enti locali. Inoltre, con l’intento di aumentare la capacità amministrativa delle Unioni dei Comuni e delle Comunità Montane – prosegue la presidente del CAL- è necessario prevedere norme volte a ricostituire le piante organiche di questi enti per gestire la totalità dei fondi che provengono dalla progettazione territoriale, dalla programmazione europea e dal PNRR. Per quanto attiene la materia del Lavoro (art.8), il CAL giudica nel complesso positive le misure che prevedono il rifinanziamento dei programmi sulle politiche attive sul lavoro ma esprime forte disappunto e preoccupazione per l’azzeramento del programma Lavoras che, seppur migliorabile e perfettibile, ha consentito ai Comuni di avviare cantieri a supporto dell’attività amministrativa per lo svolgimento di specifici progetti”.

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