Finanziamento elettorale, la verifica dei rendiconti dei singoli spetta al Collegio regionale di garanzia.
Mentre resta ferma (nonostante i tanti comunicati copia e incolla pubblicati da alcuni acritici organi di stampa locale) la decadenza deliberata lo scorso 3 gennaio 2025 dalla Corte d’Appello di Cagliari, oggi la Corte dei Conti ha pubblicato un rapporto sulle spese elettorali dei partiti durante le ultime elezioni. Un documento che, invece di chiarire la posizione della “presidente decaduta” Alessandra Todde o, meglio alleggerirla, solleva nuovi dubbi.
Il Movimento 5 Stelle, infatti, oggi – mentre l’Isola perde sempre opportunità – ha presentato la delibera della Corte come una conferma della correttezza del rendiconto della Todde. Ma in realtà, il rapporto specifica che la verifica dei rendiconti dei singoli candidati spetta al Collegio regionale di garanzia elettorale, che opera presso la Corte d’Appello della regione di riferimento.

Di conseguenza, qualsiasi interpretazione che vada oltre questa indicazione non può che risultare forzata e ingannevole.
Aspetti di pubblico servizio, però, che sembrerebbero non essere condivisi da alcuni “big player” del movimento (un tempo giustizialista), a partire dalla vice presidente Chiara Appendino, per la quale “il via libera pieno della Corte dei Conti alla rendicontazione del M5S e del comitato elettorale per le elezioni in Sardegna fa giustizia delle tante nefandezze che sono state dette dal centrodestra contro una persona specchiata come Alessandra Todde”.
Sarà così bassa la considerazione verso l’opinione pubblica di taluni esponenti del movimento? La risposta è facilmente prevedibile.
Come predicibile è stata l’uscita del senatore Ettore Licheri secondo cui “la Corte dei Conti nel suo pronunciamento sulle spese per la campagna elettorale 2024 in Sardegna ha sancito la verità e riconosciuto la serietà del lavoro svolto dal M5S”.
La Sardegna è una “isola migliore” da 12 mesi? Qualcuno/a lo sostiene, nessuno pero lo vede questo miglioramento.
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