Finanza Ue, Consiglio: “In Italia esiste deficit eccessivo. +4,4% del valore di riferimento”.

In Italia esiste un deficit eccessivo dovuto al mancato rispetto del criterio del disavanzo. A decretarlo, oggi, il Consiglio dell’Ue, che, sulla base di dati convalidati dall’Eurostat lo scorso 22 aprile 2024, ha rilevato un livello di disavanzo pubblico nel “Bel Paese” del 7,4% del PIL nel 2023 (praticamente sopra 4,4% del valore di riferimento accettato dal Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, mentre l’indebitamento delle amministrazioni pubbliche ha raggiunto il 137,3% del PIL.

In sintesi, il disavanzo nel 2023 è stato superiore e non vicino al valore di riferimento del 3% del PIL previsto dal trattato. Pertanto, si legge nel provvedimento del Consiglio, il criterio del disavanzo quale definito dal trattato e dal regolamento (CE) 1467/97 non è soddisfatto dal nostro Paese.

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Nell’ambito del pacchetto di primavera del semestre europeo di giugno 2024, la Commissione ha quindi presentato una relazione rilevando che l’apertura di una procedura per i disavanzi eccessivi è giustificata per l’Italia.

Per questo motivo, ieri la Commissione ha proposto al Consiglio decisioni che accertano l’esistenza di disavanzi eccessivi per l’Italia del Governo Meloni.

Adesso, con una successiva raccomandazione, il Consiglio dovrà stabilire le relative misure di aggiustamento e la scadenza per il nostro Paese per porre fine alla situazione di disavanzo eccessivo.

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