Filip De Man: “Indagare sul declino antropologico dell’Ue”.
Dipendenza da smartphone, obesità, depressione, calo dei livelli di testosterone, dei tassi di fertilità, incremento del consumo di farmaci psicotropi e oppioidi. Sono questi i principali trend rilevati nell’ultima indagine PISA, che certifica il calo del cosiddetto QI tra i/le cittadini/e europei/e. Tutti fattori, secondo l’esponente del gruppo Identità e Democrazia, Filip De Man, che indicano il declino antropologico dell’Europa.
“L’UE e, per estensione, l’intera Europa sta perdendo il suo posto nel mondo a un ritmo vertiginoso e le future generazioni di europei rischiano di pagarne il conto. Quali risorse sta stanziando la Commissione per indagare su queste dinamiche?”, si chiede l’eurodeputato.
Per la Commissaria europea, Stella Kyriakides, la Commissione sta intervenendo per contrastre questi trend, attraverso il finanziamento della ricerca, principalmente con i bandi Orizzonte Europa: “La Commissione, attraverso la sua direzione generale “Centro comune di ricerca” (JRC), mantiene il “portale delle conoscenze sulla promozione della salute e sulla prevenzione delle malattie” che fornisce informazioni su temi legati alla promozione della salute e del benessere, compresa la prevenzione dell’obesità. Il centro, ancora, condurrà uno studio sui fattori che influenzano i tassi di fertilità negli Stati membri entro aprile 2024. L’iniziativa “Più sani insieme” – prosegue – sostiene gli Stati membri nell’attuazione di azioni efficaci per ridurre il peso delle principali malattie non trasmissibili. Nel giugno 2023 anche la Commissione ha adottato una comunicazione su un approccio globale alla salute mentale con un finanziamento pari a 1,23 miliardi di euro e, infine, una comunicazione per dotare i Paesi membri di strumenti per gestire il cambiamento demografico e il suo impatto sull’UE.
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